Con SAN BASILIO facciamo FESTA
Ci ha dato il dono, di passare all’altra riva, di diventare Dio per grazia, di camminare sulle onde contrarie che vogliono disorientarci
“Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non
lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
La nostra Festa non si scrive sul luccichio di luci artificiali, ne su riti arcaici di una tradizione che crea sentimentalismi sterili, la nostra Festa si scrive sulle note di Don Tonino, pronti a vivere la III Giornata della Convivialità delle differenze, si scrive su questo annuncio forte che vuole disperdere il caos, che vuole dissipare i rumori che tuonano a forza di ricatti, attraverso nuove tipologie dittatoriali, sulle nostre scelte:
“Vedrete come fra poco la fioritura della primavera spirituale inonderà il mondo,
perché andiamo verso momenti splendidi della storia.
Non andiamo verso la catastrofe, ricordatevelo. Quindi gioite!
Il Signore vi renda felici nel cuore, le vostre amicizie siano sincere.
Non barattate mai l'onestà con un pugno di lenticchie.
Vorrei dirvi tante cose, soprattutto vorrei augurarvi la pace della sera,
quella che possiamo sentire anche adesso, se noi recidessimo un po' dei nostri impegni
così vorticosi, delle nostre corse affannate. Coraggio! Vogliate bene a Gesù Cristo,
amate con tutto il cuore, prendete il Vangelo tra le mani,
cercate di tradurre in pratica quello che Gesù vi dice con semplicità di spirito.
Poi amate i poveri. Amate i poveri perché è da loro che viene la salvezza.
Non arricchitevi, è sempre perdente colui che vince al gioco della borsa” (Don Tonino Bello).
Le leggi della fisica e della scienza si contrappongono all’infinito amore di Dio che ci ha dato il dono, di passare all’altra riva, “di diventare Dio per grazia” (S. Basilio), di camminare sulle onde contrarie che vogliono disorientarci: vaccinazioni sotto la forzatura e il ricatto di un green pass, crisi economica indomabile, politica allo sfracello, valori impazziti, famiglie in continua separazione, religiosità non più credibile...
Quanti fra voi siete timorati di Dio,
a noi è stata mandata la parola di questa salvezza (Atti 13,26)!!!
La Festa non vuole distrarci, non vuole anestetizzarci, ne immergerci su campi di difesa verso nuove ideologie che il mondo sta impiantando attraverso un ipnosi tecnologica, ma vuole dirci che su queste onde è festa, è danza di gioia:
nelle note di una certezza
che nulla potrà fermare il vento dello Spirito,
che soffia su questa vela e la spinge oltre!!!
NOTA BENE: Quest’anno a causa delle restrizioni previste dall’emergenza sanitaria del Covid 19 abbiamo organizzato la Festa come lo scorso anno, e per non compromettere il contributo che rimane ogni anno per sostenere le spese ordinarie organizzeremo una raccolta fondi, solo nelle nostre tre Comunità, per sostenere la Comunità di S. Basilio: quello che la vostra libera generosità vorrà donarci vuole essere solo quella di sostegno: non si raccoglie per la Festa ma per il sostentamento della Comunità di S. Basilio per l’anno 2021, 2022.
Castanea 1 Luglio 2021 P. Mario Salvatore Oliva
AUGURI BUONA PENTECOSTE!!! ...inseguirò le tue orme nel VENTO!!!
Levarono le ancore e le lasciarono andare in mare. Allentarono le corde dei timoni, spiegarono la vela maestra e, spinti dal vento, si mossero verso la spiaggia.
Soffiano da ogni parte, con violenza:
malattie incurabili, sistemi mondiali impazziti animati da un economia globalizzante che schiaccia senza pietà i deboli e i poveri, disgrazie che si abbattono distruggendo i nostri sogni e abbattendo i nostri progetti…
“Vidi un cavallo verde. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano. Fu dato loro potere sopra un quarto della terra, per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra” (Ap 6,8).
In mezzo alle onde tempestose di questo mare agitato c’è un Vento (At 2,,2), soffia sulla vele della nostra esistenza per condurci all’altra riva...
L’arte di quella vela che fa la differenza!!!
...l’arte di solcare le onde e senza ostacoli far avanzare questa barca rattoppata da tante tempeste.
L’abbiamo strappata con le nostre scelte sbagliate, logorata dal nostro egoismo esasperante, bruciata dalle nostre innumerevoli arrese, invecchiata dalla nostra ipocrisia che a forza di trucchi e di fondotinta ne ha compromesso la sua originalità: sbattuti dalle onde siamo con l’acqua alla gola.
Non possiamo non investire su questa vela rafforzandola tenendo duro dinanzi ai morsi di squali affamati, cucendola con i punti fermi senza venderci ai primi venditori di turno che credono di regalarci la verità senza possederla, arricchendola di mani poiché solo insieme si può stenderla verso l’alto e solo insieme si può difenderla da chi vuole convincerci che tanto è inutile e che è meglio godersi la vita finchè dura.
Fissata al palo della Croce soffia su di essa lo Spirito Santo e tutto si muove,
tutto avanza, tutto si crea, tutto si rinnova!!!
Ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato (Rm 5, 3-5).
...e ancora, “Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò, fuorché delle mie debolezze” (2Cor,5).
…. e ancora “Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte” (2Cor 12, 9-10).
Quante storie, quante vicende corrono oggi giorno sui nostri passi…
Peppe Eunice con la loro piccola Nicole, una famiglia distrutta da tanta disperazione travolti dalle onde di una terribile malattia, e con loro, il dramma disumano di tante storie, che non vedremo mai sui canali multimediali di facebook, di instagram, ma nemmeno di whatsapp, non sono storie che si snodano nei nostri teleobbiettivi miopi, ci sfiorano solo se ci batte il cuore, solo se quella nostra vela distesa al vento sa cucirsi con queste vele per distenderle vero quell’orizzonte, che se anche facciamo fatica a vedere, sappiamo che questo “Vento” soffierà per scriverle non sulle cronache nere dei nostri giornali ma sul “Libro della Vita” (Ap 5) quello del chicco di grano che muore e che produce frutto (Gv 12,24).
Auguri a te che pensi che è questo terribile vento che ti sta affondando
e non hai ancora compreso che la tua vela ha bisogno di Te!!!
Auguri a te che te la prendi con questo Gesù che dorme sulla tua barca in rovina...
se il tuo grido più che svegliare Lui non svegli te, che cosa mai può fare?
Auguri a te che sulle onde di quest’Alba, Pentecoste perenne,
alzerai in alto la tua Vela e stesa dal Vento dello Spirito Santo
snoderai le note di un canto per l’unica storia a lieto fine:
Contemplerò il tuo arco sulle nubi
dammi il respiro che sfiora l'eterno
adorerò la tua Croce sul mondo
dammi l'amore che scioglie il conflitto
ascolterò la tua voce nel tempo
inseguirò le tue orme nel vento
dammi la forza accanto a chi è solo
fammi leggero sorriso di grazia
fammi leggero sorriso di grazia.
(Spirito di luce Gruppo Shekinah)
S. Marco 21 Maggio 2021 P. Mario Salvatore Oliva
TUTTI IN QUARANTENA... NON PERCHE’ POSITIVI MA PER CONTAGIARCI D’AMORE
Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. 1Gv 4,19
Bufere impetuose di vento!!!
Una globalizzazione che con impeto, da ogni parte, spazza quell’unicità e quella creatività che per secoli ha reso il nostro mondo straordinariamente bello: dal granito nero alle piramidi; dallo splendore delle antiche Americhe, (prime a pagare il prezzo di una terrificante estinzione) al cuore caldo e accogliente dell’Africa; dalla profondità mistica dell’ Asia, alla creatività dei numerosi popoli della nostra Europa.
Un uragano di un economia impazzita che, nel vortice di una politica sporca, povera, corrotta, animata da menzogne e di mali affari, stende la sua opera distruttiva dietro il sipario, ben architettato, di un grande reset intessuto con le mascherine di una pandemia, iniettando su quella scintilla di vita, che cerca di sopravvivere, la dose di una morte lenta…
E tu Gesù che fai dormi???
Non ti accorgi che siamo perduti, stiamo per affondare e tu dove sei?
“Ecco, un giorno di tenebre e di caligine! Tribolazione e angustia, afflizione e grandi sconvolgimenti sulla terra! ” (Est 1,1g). “Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine” (Es 17,3).
E’ vero Gesù siamo un popolo di dura cervice… ma siamo tuoi figli!!!
Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi. A Èfraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro (Os 11, 2-3).
Infondo al mare per la nostra poca fede… e tu non ci lasci mai soli!!!
Si ricordò della sua alleanza con loro e si mosse a compassione, per il suo grande amore (Sal 106,45).
Vigliacchi dinanzi a quanti ti consegnano ai potenti, abbiamo anche noi pensato a salvarci la pelle…
e tu dalla Croce abbandonato da tutti ci doni il tuo stesso alito di vita, lo Spirto Santo!!!
"In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso" (Lc 23, 43).
Nessuna ideologia potrà mai aprire squarci di luce in questa tempesta, ne i sapientoni di turno potranno mai darci il libretto di navigazione, autentico e firmato, non saranno i corsi e stracorsi, dove abbiamo piallato i banchi delle nostre chiese, ad abilitarci a vincere ogni naufragio, NO!!!!
Non c’è legge che tenga, non c’è barca che ci possa salvare...
non c’è religione che tenga, non c’è cornicchio efficace contro le sfortune...
non c’è raccomandazione che tenga, non c’è ferro di cavallo che abbia fatto da sindacato a qualcuno...
direbbe qualcuno rimasto fregato, purtroppo no!!!
Solo se ci lasceremo amare: solo quando la scintilla di questo insondabile amore ci sfiorerà ecco allora che tutto si incendia e nel fuoco potente dello Spirito sgorga il mattino di Pasqua dinanzi a quel mare che per incanto si apre travolgendo carri e faraoni (Es 13).
Morti a ciò che ci teneva prigionieri, siamo stati liberati dalla Legge
per servire secondo lo Spirito!!! (Rm 7,6).
Non siano questi giorni a dettarci una quarantena che si scrive ormai con il linguaggio di positivi che devono isolarsi per il bene dell’umanità, né siano il ricordo di un passato dove tra flagellanti e vestiti da babbaluci dobbiamo prepararci al terribile giudizio di Dio che appena si sveglierà sarà pronto a scagliare il suo giudizio senza pietà per i cattivi che non l’hanno fatto, e che sono gli altri, e se tutto non fosse così, vale il godimento di uno spettacolo da scenari suggestivi e venerdì santo da capo giro…
Convertiamoci lasciandoci amare: Dio ci ha amati per primo!!! (1Gv 4).
Tempo straordinario di una Liturgia dove Gesù, pazzo d’amore, ci riempie della sua Luce: con Lui nulla è così terrificante sulla terra, e se anche gli urli minacciosi di questi venti contrari si abbattono, non saremo li a parare i colpi né ad accendere candele ai santi per scongiurare il pericolo, ma saremo li accesi dal Cero Pasquale, Presenza reale di Cristo Risorto, che arde di Luce per cantare in questa perenne Pasqua:
S’innalzi a te come profumo soave, e si confonda con le stelle del cielo;
lo trovi acceso la stella del mattino, quella stella che mai tramonta:
Cristo tuo Figlio risorto dai morti, risplende di luce serena
e vive e regna in eterno. (Preconio Pasquale)
Tutti in quarantena, non per colpa di una mascherina che non hai indossato bene, ma contagiato e positivo della vittoria di Cristo che ha vinto, vince e vincerà il mondo, togliendoci quella maschera che ci impedisce di essere vivi!!!!
Badiavecchia 14 Febbraio 2021 P. Mario Salvatore Oliva
BUON ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO!!! ...A CHI NELLA BARCA HA FATTO SALIRE GESU’!!!
...questa è la Famiglia, immagine di Dio, comunione e Trinità, segno vivo della sua Presenza che genera, simbolo di Resurrezione che vince la morte
Famiglia in crisi….
...forse perché è saltata
una celebrazione di matrimonio?
Se dobbiamo dire il vero sono in crisi tutti quelli che ci mangiano, compresa la chiesa
con il suo tariffario da business,
...forse perchè aumentano le separazioni
e si moltiplicano le esperienze?
...forse perchè ormai si è mutato il concetto
di coppia, e chi ci è accanto ha assunto
il nuovo significato di compagnia?
...forse!!!
Coppie di fatto, coppie allargate,
coppie scoppiate, coppie delle stesso sesso???
...è la Famiglia???
Dobbiamo essere sinceri, il mare tempestoso che ci sta dinanzi ci fa paura, abbiamo pensato di fermarci sulla riva illudendoci che un bel dì, per miracolo, ci svegliamo e ci troviamo all’altra riva, a quella di una vita piena di gioia, colma di vita, e su questa riva ci siamo solo preoccupati di farci dei bei muscoli, allo spuntar di qualche ruga abbiamo pensato ad un perfetto lifting, creativi e con buon gusto abbiamo reso belle le nostre case con le firme più pregiate e le marche più costose.
E la nostra interiorità? E’ questa che è in crisi!!!
Ci siamo dimenticati di renderla bella, forte, capace di scelte salde, armata per sfidare le onde dell’incomprensione, il vento contrario delle diversità, la tempesta di quegli incidenti di percorso che non siamo più capaci di prevedere...,
Toccanti le parole di Papa Francesco nei primi mesi del suo pontificato, il 4 Maggio 2013 nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma: “Non si educa, non si cura la salute evitando i problemi, come se la vita fosse un’autostrada senza ostacoli. La mamma aiuta i figli a guardare con realismo i problemi della vita e a non perdersi in essi, ma ad affrontarli con coraggio, a non essere deboli, e a saperli superare, in un sano equilibrio… Una vita senza sfide non esiste, e un ragazzo o una ragazza che non sa affrontarle mettendosi in gioco, è un ragazzo e una ragazza senza spina dorsale”
… è in crisi la bellezza del nostro animo, la limpidezza di quell’amore che siamo capaci di riversare, come un fiume capace di far germogliare i deserti aridi di questa umanità, siamo come il cielo inquinato da dove piovono polvere sottili, e l’acqua che cade dalle nostre azioni inquina e uccide quanto c’è intorno, generando il cancro amaro che logora e consuma i tessuti vitali della felicità.
Perché continuiamo a discutere di sacra rota, di una chiesa
che deve aprirsi, di una Eucarestia da dare o da concedere?
Su questi binari non c’è nessun annebbiamento che può confonderci: per tutti c’è un giorno dove si può rinascere, per tutti c’è un raggio di sole nella notte più buia delle nostre cadute, Gesù ci ha spiazzati su questo: "In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. (Mt 21,31). Non siamo una Chiesa di perfetti, ma di salvati; non siamo un recinto di promossi, ma siamo un indicazione di Luce; non siamo i vigili che controllano il passaporto per i sacramenti, ma siamo coloro che abbiamo sperimentato l’amore:
“Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo”
Dobbiamo lasciarci trasfigurare, dobbiamo lasciare che lo Spirito Santo scende con la sua ombra e rende fecondo il nostro cuore, “Ecco, io faccio nuove tutte le cose". E soggiunse: "Scrivi, perché queste parole sono certe e vere"... a colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell'acqua della vita (Ap 21,5-6).
Finchè affermeremo, nella Celebrazione del matrimonio, che i ministri sono gli sposi, finche ci emozioneremo dinanzi al tocco poetico di quel “ti accolgo nella gioia e nel dolore”, finché noi ministri del culto, ancorati al sacerdozio levitico e in concorrenza con i sindaci nel dichiarare l’avvenuto matrimonio, come se tutto è fatto nostro…
“Si” siamo in crisi!!!
E’ lo Spirito Santo che ci avvolge con la sua ombra,
“Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23).
...è Lui che ci rende capaci di affrontare le sfide,
è Lui, L’Amore che non si esaurisce,
è Lui la fedeltà che non si consuma,
è Lui la forza di dire no alle tante seduzioni che ci circondano,
è Lui che sana le ferite,
è Lui che ci rende capaci di diventare testimoni
e generare figli capaci di passare all’altra riva, piuttosto che fargli una bella casa su questa spiaggia deserta, ben custodita, viziandoli fino al collo, e tenendoli in casa fino a 30 anni ad ammirare da lontano gli orizzonti infondo al mare, insicuri di tuffarsi e con l’amara verità che, se per caso ci provano, senza saper nuotare, dovremo piangerli nel vederli affondare e fallire, giudicando la sfortuna, il silenzio di Dio, non ammettendo, orgogliosi come siamo e pieni di noi stessi, che siamo complici delle loro misfatte.
Care famiglie, il mio invito per questo Anniversario non è quello di scacciare qualche sfortuna dalla vostra casa affinchè le cose vi vadano meglio dello scorso anno, e con una benedizione potente, scacciare qualche maledizione che vi sta alle calcagna, vi deluderei: non mi stancherò mai di dirvelo, (anche se qualcuno si possa impressionare e qualche altro mi ha già pregato di non dirlo per i suoi figli nel giorno del loro matrimonio), in questa vita dobbiamo “buttare sangue” e per tanto, l’augurio più bello viene dallo Spirito, che vi ricolma dei suoi doni rendendovi belli nell’animo, forti nel cuore, eroi per vincere le tante sfide che vi attendono, armandovi come dice Paolo:
“Prendete dunque l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi (Ef 6, 13-18).
Possiate sperimentare la gioia!!!
Dopo una vita lunga, potervi guardare negli occhi,
ormai all’arrivo, all’altra riva, e potervi dire l’un l’altro:
“Ce l’abbiamo fatta!!!
...questa è la Famiglia,
immagine di Dio,
comunione e Trinità,
segno vivo della sua Presenza che genera,
simbolo di Resurrezione che vince la morte”
Auguri!!!.
Badiavecchia 25 Dicembre 2020 Vostro Papà
P. Mario Salvatore Oliva
ANCHE QUEST’ANNO ...E’ NATALE!!!
BUON NATALE!!! ... non c’è notte che tenga
travolti da attacchi di panico,
schiacciati da un ansia ormai fuori controllo,
smarriti dentro un tunnel dove il futuro prossimo
non possiede nemmeno un raggio di luce,
logorati da una crisi che fa crescere inesorabilmente
la differenza sempre più netta tra poveri e ricchi…
La Luce è venuta nel mondo
e le tenebre non l’hanno vinta Gv 1, 1-18.
...in questo scenario oscuro risuona ancora questo annuncio e corre nella notte più buia, che non fa a gara con altri secoli, ma li attraversa, richiamando i nostri sguardi spesso rimasti fissi su quei pastori e su quei misteriosi re magi pietrificati come una storia passata, strattonandoci per sciogliere quel tocco d’invidia, su chi attorno a noi brilla di luce senza lasciarsi smussare da nessun eclisse di sole!!!
Quest’annuncio corre così veloce che mai lo troveremo dietro a noi ma sempre davanti:
“La notte è avanzata, il giorno è vicino.
Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce” (Rm 13,12).
Non è un Natale così brutto poiché un “Dpcm”, ormai di moda,
segna i tocchi di un orologio e annuncia il coprifuoco…
certo se rimani sulla spiaggia impaurito da questo mare, agitato dalle onde, che ti mette paura, hai pienamente ragione a definirlo così e nessuno ti può dare torto.
Non è un Natale monco perchè il distanziamento sociale e le maschere di sicurezza
ci impediscono di darci una mano…
certo se in quella riva sei sempre intonato a cantare le note delle tue sfortune e il pentagramma delle tue sventure, non te la prendere se questa solitudine, che ti porti dentro, infondo è la stessa anche senza restrizioni.
Non è un Natale da dimenticare poichè le ricche tavole imbandite, lo scenario dei presepi viventi,
le zampogne che risvegliano le note di queste nostre tradizioni,
si sono dissolte nel silenzio di questa pandemia…
certo se in quella riva fino ad ora ti sei nutrito di sentimentalismi fugaci, di musiche natalizie, dove girando il foglio è ricominciata la stessa musica, quella che accompagna i tuoi giorni pesanti, è giusto che tutto ti fa rabbia: c’era almeno il Natale per farti dimenticare qualche pensiero... ma se non cambia nulla a che giova.
Auguri a te invece che travolto dalle onde non perdi di vista la meta e dinanzi a questo Natale riprendi più forza perché la certezza nel Cuore si fa sempre più chiara: “La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna: la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello” (Ap 21,23).
Auguri a te che su questa barca ormai logorata da tante tempeste non perdi la gioia e ti ricordi di quegli Angeli, e vai diritto sicuro, e lo sai che quel Bambino non dorme sulla Paglia ma conduce Lui la baracca: “Radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie” (Col 2,7).
Auguri a te che nonostante il vento contrario di Erode, sai che lassù c’è la stella polare che è l’unica a tracciare la rotta nella notte più buia: “Corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù” (Fil 3,14).
A tutti i delusi di questo Natale,
a tutti quelli che attaccati al timone multimediale
attendono le uniche norme del nostro destino,
a tutti quelli che pensano che anche la novena è fallita
e questo Dio si è stancato di noi,
a tutti quelli che per un cambio d’orario pensano che si è persa la fede,
ascolta cosa dicono ancora di Lui:
“Furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro:
Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono? ” (Mc 4,41).
NON TEMERE, ALLORA, GESÙ È RISORTO, HA VINTO LA MORTE,
ECCO PERCHÉ È UN BEL NATALE!!!
Badiavecchia 20 Dicembre 2020 P. Mario Salvatore Oliva
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