Quaresima!!! ...dentro un fuoco di luce
NEBBIA FITTA AVVOLGE I POPOLI; MA SU DI TE RISPLENDE IL SIGNORE
Signore marciava alla loro testa per guidarli sulla via da percorrere,
di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce. Es 13, 21
Quaresima!!! ...non è il tempo di mortificazioni sterili dove dietro le maschere, di bravi devoti e pii, si nascondo i nostri terrori e le nostre paure;
Quaresima!!! ...non è un numero di giorni scanditi da riti sontuosi, solenni, nel vortice di un tempo che rintocca sulle nostre posizioni inermi di scelte sterili;
Quaresima!!! ...non è la memoria di un popolo che cerchiamo nel passato e che infondo ci serve solo per sfoggiare le nostre conoscenze e conferenze teologiche da alto livello emozionale, e nulla più, che sazia l’orgoglio e conta i follower;
Quaresima!!! ...quella di un popolo che ci interpella piuttosto nel presente in cerca di quella terra promessa: quella dell’Ucraina soppressa, ma non solo, quella di tanti fratelli che dopo aver speso una fortuna si consegnano ad un organizzazione occidentale che si arricchisce e poi li sprofonda nel mare mediterraneo; quella della Siria, quella del muro che divide Betlemme da Gerusalemme, dove i missili d’Israele cadono sui quei confini così assurdi, sui Palestinesi confinati e rinchiusi sotto la complicità e il sostegno economico dell’occidente, che finanzia le armi, facendo passare sui mainstream di turno la memoria di una shoah a difesa dei popoli, una shoah che però si ripete sotto i nostri occhi distratti da un sentimentalismo dove, mentre ci avvolgono le immagine della storia, si nascondono quelle del presente.
Il nostro Dio è un fuoco divorante!!! (Eb 12,29)
...che attraversa i tempi, la storia, la profondità dell’animo e muove le mani, li converte e li converge, che muove gli sguardi che innalza e ricolma, che fa avanzare i nostri passi non sui binari della globalizzazione, no su quelli dettati dal potente di turno, ma sulla certezza che, quel mare e quelle onde tempestose, che si riversano oggi, sono quelle stesse acque che hanno travolto carri e faraoni: “Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno” (Es 14,28).
...che ci fa sollevare i nostri sguardi raddrizzandoli verso il cuore di quella promessa, verso quella terra di luce che ci abita, verso quella speranza che ci fa camminare e accedere senza “green pass”, senza la logica prepotente assurda di chi vuole bendarci e di chi non vuole farci vedere.
Ecco, la tenebra ricopre la terra… (Is 60, 2)
...ma su di te risplende, non l’angoscia di un delirio prepotente che vuole a tutti costi, con le loro nano particelle di una tecnologia ormai fuori controllo, tentare di modificare e innalzare i muraglioni per confinare gli spazi infiniti della nostra unicità:
…ma su di te risplende, non l’impeto furioso di un ricatto che porta la firma inconfutabile ormai sotto gli occhi di luce “lo fai per il bene degli altri”, dove l’ingegno di catene nascoste si allungano sulle nostre scelte sbandierate di una libertà truccata, mia e degli altri.
Don Tonino diceva: “Vedrete come fra poco la fioritura della primavera spirituale inonderà il mondo, perché andiamo verso momenti splendidi della storia. Non andiamo verso la catastrofe, ricordatevelo. Quindi gioite!”
...e un giovedì santo parlando del lievito proclamava: “Cambiare è possibile. Per tutti. Non c’è tristezza antica che tenga. Non ci sono squame di vecchi fermenti che possano resistere all’urto della grazia. Pasqua, festa che ci riscatta dal nostro pesante passato. Non per nulla, noi la celebriamo spezzando quel pane azzimo che vuole essere per tutti simbolo e fermento di novità”.
Custodiamo allora la serenità!!! Combattiamo con quell’uomo vecchio, che dentro di noi vuole precipitarci negli inferi dell’angoscia e della paura, dell’ egoismo e del terrore, “Vi siete svestiti dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato” (Col 3,9-10).
Pasqua non è il racconto di un fatto accaduto in una domenica della storia: il motivo per cui non l’ha visto nessuno è proprio perché potesse correre nel tempo. Da quel giorno una sola domanda è stata scolpita su quella pietra rotolata perché tutti possano farla vibrare nel cuore:
“Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” (Lc 24,5)
...a te che nel linguaggio della resistenza non ti consegni alla logica di un reset che vuole modificare il tuo dna,
...a te che con il tuo green pass ti illudi di essere libero,
...a te che non ti lasci trascinare dalla corrente dell’odio e della discriminazione,
...a te che sei pieno di rabbia per chi non si è consegnato al nuovo ordine mondiale,
qualunque è la tua scelta o il tuo posto, c’è un fuoco che brucia che arde,
sappi che però l’unica cosa che conta non è da che parte stai
ma che quando brucerà dentro di te allora quella terra
non è più lontana e potrai cantare con grande e immensa gioia:
"Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo,
perché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte” (Ap 12,10).
Alessano 27 Febbraio 2022 P. Mario Salvatore Oliva
Buon anniversario!!! ...oltre ogni limite
ANDATE E PORTATE FRUTTO
E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura,
ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: "Abbà! Padre!".
Calo delle nascite, deformazione di una cultura millenaria, distruzione di ogni etica e di ogni religione, nuovi vocaboli che disorientano e ci distraggono, divorzi che si firmano con leggerezza, figli sottoposti alle regole di un giudice che decide per loro e a posto loro:
dentro una disumanizzazione che avanza…
…ancora per poco, per chi ci crede ancora
è pronto il bavaglio per farlo tacere per sempre.
Questa Europa, ormai schiava e svenduta, svestita della sua veste è stata ridotta a uno straccio di macerie, dove i cocci di quello che rimane è sotto gli occhi di tutti, di chi ha scelto di stare in difesa, da chi crede di fare l’arbitro di questa partita e da chi all’attacco crede di avere vinto.
C’è anche chi fuori, lontano dai riflettori, vive la profondità della vita!!!
...come Rossella Accattoli sposata con Carlo Vescovi: “Non avevamo programmato nulla, abbiamo accolto i doni che ci sono arrivati” La storia tra la 44enne Rossella Accattoli di Montefano e il 47enne Carlo Vescovi di Castelfidardo inizia quando loro non sapevano nemmeno di essere innamorati e continua con dieci figli (e otto cesarei). Un percorso fatto di gioie e dolori (anche aborti spontanei), ma di sicuro pieno d’amore. Mamma Rossella non si sente una super mamma. “Anzi – precisa –, quando mi sono sposata non sapevo nemmeno cucinare, umanamente non ero pronta alle lavatrici e a gestire la casa. Semplicemente io e mio marito ci siamo fidati di Dio e abbiamo accolto tutto quello che Lui ci ha donato. Non abbiamo scelto di fare dieci figli a tavolino, sono arrivati come dono. D’altronde la cosa più bella è dedicare la propria vita a qualcuno». E così è stato. «Ho conosciuto Carlo quando frequentavamo le scuole superiori a Macerata, io ragioneria e lui l’agraria: non ci passava nemmeno per la testa che più tardi ci saremmo innamorati. Poi qualche tempo dopo l’ho rivisto in un locale sul lungomare di Marcelli e ho sentito le famose farfalle nello stomaco. Non me l’aspettavo nemmeno io di reagire così, e mi vergognavo un po’. Dopo tre anni di fidanzamento, nel 2000 ci siamo sposati. Dopo un primo aborto spontaneo, Anna è venuta alla luce nel novembre 2001, seguita da Rachele nel 2003, Maria nel 2005, Giuseppe nel 2006. Abbiamo affrontato altri due aborti spontanei nel 2007, poi nel 2008 è arrivato Michele e nel 2009, 10, 11 e 12 Pietro, Davide, Gioele e Giovanni. E nel 2015 Noemi”. In un’epoca in cui è già tanto fare il secondo figlio, Rossella racconta come è riuscita ad andare avanti. “Di sicuro non sulle mie forze. Dio, il motore di tutto, ci ha sempre mandato un aiuto quando c’era bisogno, concretamente. Mio marito lavora come impiegato nell’azienda metalmeccanica di mio padre. Io dopo il quarto figlio per una depressione post partum ero tornata a lavoro, sentivo il bisogno di cambiare aria. Poi quell’anno, durante la veglia di Pasqua, ho avuto la grazia di ritrovare la pace. Io non ho un’organizzazione giornaliera, davvero. All’inizio ero un disastro, ma siamo umani, si impara sbagliando, si impara a chiedere. I primi tre figli sono nati all’ospedale di Recanati quando c’era ancora il reparto. Poi uno a Bologna, per una cardiopatia congenita; al Salesi di Ancona con il primario Renzo Vincenzi, un altro angelo custode, e il nono figlio a Fermo (per seguire questo dottore). A volte ho avuto paura che mi chiedessero di chiudere le tube. Sono rimasta male quando una dottoressa mi ha proposto di andare ad abortire in Francia perché qui in Italia, superato il tempo limite, non sarebbe stato più legale. Io non le avevo chiesto nulla. Abbiamo due figli con una cardiopatia che sono pieni di vita. Sembra che nella società d’oggi la sofferenza sia bandita, e si debba nascere tutti uguali. Abbiamo semplicemente fatto la volontà di Dio. Non era un nostro progetto prestabilito, fatto a tavolino. Abbiamo accolto quello che il Padre ci ha mandato. Le frasi che sentiamo più speso : “Come fate con i soldi’’ e “Ma non avete la televisione in casa’’. Ma non abbiamo paura: dare la vita per qualcuno è la cosa più bella. E per chi non può avere figli o non ha trovato la persona giusta, ricordarsi che partorire non è l’unico modo per essere genitori. Si può amare e donare la vita in tanti modi”.
Auguri Buon Anniversario allora per questo anno che innalza gli sguardi, che ci fa guardare:
-gli uccelli del cielo, i colori della natura; il fallimento di chi ha accumulato e perso tutto;
-la tristezza di chi ha pensato all’eredità e si è scoperto povero;
-la gioia di chi, con un pezzo di pane e di tanta provvidenza, vive libero;
-il coraggio di chi ha preferito investire sulla qualità e non sulla quantità;
- l’amaro in bocca di chi ha dato case e beni ai propri figli, e solo quello,
e soffre terribilmente nel vederli morire sotto le macerie delle loro scelte sbagliate;
-le lacrime di chi si è scoperto solo, consumato dagli anni, di non servire più a nessuno.
Auguri a Voi che nelle trincee della resistenza custodite l’unica certezza:
“Se dunque Dio veste così bene l'erba nel campo, che oggi c'è e domani
si getta nel forno, quanto più farà per voi, gente di poca fede.
E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete,
e non state in ansia: di tutte queste cose vanno in cerca i pagani
di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno.
Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.”
(Lc 12, 28-31).
Castanea 22 Dicembre 2021 Vostro Papà
P. Mario Salvatore Oliva
BUON natale!!! ...accesso per tutti
PACE AGLI UOMINI CHE EGLI AMA
Abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù
via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo,
cioè la sua carne. Eb 10,19-20
Ci stravolge la storia, ci stravolgono i tempi… ...sui binari contorti di un meccanismo subdolo, ingegnato ad ok
- passano i mainstream dominando i fili sottili dei nostri schermi televisivi; i clittometri dei nostri smart nuovi padroni; i satelliti di una religione, che giocando in difesa, tentano di parare il colpo amaro di una partita dove ognuno tifa solo per la sua squadra, conservatori, progressisti, e chi ne ha più ne inventa...
- passa un green pass e senza il quale non sali, non entri non puoi, non ti é consentito, e se ci provi sei multato, se non t'inchini sei un ribelle e se osi chiedere, un sovversivo, un complottista: etichettato, rinchiuso, segnato da una società, che nell'era della comunicazione più alta, ha disincarnato la Parola...
In questo scenario, però passa quella notte, permanentemente fissa sulla storia (forse ci siamo distratti):
Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia".
E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama". (Lc 2,10-14)
Passa Matteo (che non si è proprio distratto) “Non sono un novax, Non sono un sivax
Non sono neanche un bovax Semplicemente non sono un “sono”.
Meravigliosamente Io sono. E tu, splendidamente, sei. (Matteo Chiarullo Pellegrino della via Francigena)
...tutto ciò sfugge agli illusi padroni della storia, ad Erode che inizia ad avere paura facendo uccidere tutti i bambini (Mt 2,16); a Pilato che ancora dopo trent'anni si chiede cos’è la verità (Gv 18,38); sfugge a Caifa che preoccupato profetizzerà: “Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!” (Gv 11,50), - non sbagliò proprio pur non sapendo quello che diceva; sfugge a coloro che hanno architettato i binari di un Natale che si scrive sul dramma di un green, che, solo chi ha gli sguardi limpidi e conosce i colori straordinari della natura, sa che è stato truccato e che alla prima pioggia, lavato il trucco, si rivela il suo vero colore confuso e distolto.
“Si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d'acqua” (Is 35,4-7)
Poiché “Amati” vedremo il “GREEN” e “DANSER ENCORE” (Kaddour Hadadi)
...dove i colori della storia non sono li a difendere i confini e a decretare le paure ma confluiscono in un arcobaleno di uomini che nella convivialità delle differenze (Don Tonino Bello), diventano presenza di quel Dio
fragile che con una scintilla meravigliosa tutto crea, tutto muove e tutto vince!!!
“Il Verbo si fece carne!!!” (Gv 1,14) per questo non possiamo accogliere la disumanità di una globalizzazione di sentimenti artificiali e di robot ben ingegnati: per quanto possono sussurrare parole e asserviti ai nostri comandi ci obbediscono, non sono spirito che alita sulla linfa vitale della nostra esistenza unica capace di gioire, emozionarsi, piangere, commuoversi, soffrire... “Le loro mani non palpano, i loro piedi non camminano; dalla loro gola non escono suoni! Diventi come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida!” (Salmo 115, 7-8)
Siamo “Ruah” soffio di Dio, miracolo della vita che oltrepassa la scienza ed ogni logica!!!
A TUTTI NOI ALLORA I VERI AUGURI SUPER GREEN DI NATALE, DI QUESTO E DI TUTTI QUELLI CHE VERRANNO!!!
*"Se ne tornarono, glorificando e lodando Dio" (Lc 2,20) - senza green i Pastori per accedere al tempio impuri e peccatori sono entrati nella Luce: auguri inusuali a noi dalle mani giunte e profumate d'incenso!!!;
*"Per un'altra strada fecero ritorno" (Mt 2,12) - nonostante i Magi hanno in mano il green per andare da Erode cambiano rotta, e il motivo? Sta li negli scrigni aperti per tutti il mattino di Pasqua: auguri scomodi, “Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio!!!” (Don Tonino Bello);
*"Rachele piange i suoi figli" (Mt 2,18) - Bambini vittime di un non pass fallito, manipolati, imbrattati da una tecnologia sterile che li ipnotizza e li demotiva: auguri unici, il grido di rama crei un terremoto sulle nostre maschere e sui nostri fallimenti dove cementiamo il loro futuro;
*"Custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19) - “per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7) e senza via di ritorno per Nazareth... (Lc 2,13), “preferiti di Dio?” Non è così per i preferiti dei potenti: auguri di Luce che ci guarisce da quella miopia che ci portiamo dentro dove siamo diventati incapaci di leggere i segni dei tempi.
Giuseppe e Maria, ripetetecelo ancora, sussurratecelo nel cuore:
“Quando senza green pass ti ritroverai in Egitto, confinato alle periferie di un mondo
che non ti vuole, custodisci e medita la Parola, e sussulterai di gioia:
Meravigliosamente Io sono. E tu, splendidamente, sei. “...amato da Dio”.
Buon Natale
Badiavecchia 19 Novembre 2021 P. Mario Salvatore Oliva
BUON ANNO LITURGICO!!! ... CUSTODIAMO LA SERENITA’
PIU’ DEGLI UCCELLI VALETE VOI
Cristo ci ha liberati per la libertà!
State dunque saldi e non lasciatevi
imporre di nuovoil giogo della schiavitù. Gal 5,1
Scorre la storia, scorre il tempo nel vortice di sensazioni che ci investono:
preoccupazioni, ansie, paura, depressione,
dolore, affanno, agitazione...
...sono queste a tracciare spesso le traiettorie dove decidiamo di muovere i nostri fragili passi, pensando che la colpa di tutte le nostre sfortune ce l’ha quel Dio che non ha pietà di nessuno e che fa figli e figliastri, che lascia i cattivi avanzare con successo e consuma e schiaccia i buoni sotto il torchio di una vita pesante.
“Dio fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mt 5,45).
Il mondo materialista, idolo dei nostri tempi, ci proietta in una realtà astratta, come una droga, ci stordisce per acutire i toni duri e amari dei mostri che ci mordono dentro,
finito l’effetto, finiti i bei muscoli, terminata la bella carriera, conquistati i centomila like,
diventati cardinali e almeno monsignori, costruita la bella casa dai colori fantastici...
ritorna la realtà di ciò che siamo dentro!!!
"Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?" (Lc 12,20).
Questa realtà, noi, non dobbiamo anestetizzarla: siamo chiamati a investire tutti i nostri sforzi, i nostri talenti, non possiamo illuderci di poter scansare i pericoli, che senza pietà sbarrano i nostri percorsi, non cambia il mondo che ci circonda ne possiamo dominare il futuro che ci sta dinanzi,
“terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo” (Lc 21,11).
Come annuncia Paolo, “prendete dunque l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio” (Ef 6,13-17).
La casa costruita sulla roccia (Mt 7,25) fa la differenza: un corpo muscoloso costruito sulla serenità dell’animo; lo sforzo dei nostri impegni sui sentieri della creazione; la comunione profonda delle nostre relazioni che diventano capaci di generare; il posto che ci siamo conquistati e meritati, pozzo vitale di un acqua limpida dove tanti vengono rigenerati.
Non c’è più tempo per noi Cristiani, non ce lo possiamo permettere più
ci siamo accomodati troppo sulla mentalità di questo mondo.
Non è il nostro patrimonio in crisi, è piuttosto la nostra fede;
non sono i nostri banchi vuoti in crisi, ma piuttosto la nostra testimonianza;
non sono le vocazioni in crisi, è la nostra stabilità che non sta più in piedi.
Lo tsunami che nel paradiso dell’eden si è piombato sulla nostra storia ha spiazzato tutto: famiglie, gender, aborto, eutanasia, corruzione, mafia, politiche sporche, convivenze, instabilità su ogni campo, morte e rovina, con la ciliegina sulla torta, dai colori splendidi e il veleno nascosto dentro, quello della religione del corpo innalzata con onnipotenza sul dramma di questa pandemia.
Nell’idolo della salute perfetta e incontaminata, giochiamo con le cose di Dio. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto (Rm 12,2).
La liturgia dell’amore, che nel linguaggio del bacio, segno fisico di portare nel nostro di dentro qualcosa dell’altro, si sostituisce al pugno chiuso, dove la chiusura del segno sfiora la paura e toglie il verbo donare:
è urgente e non possiamo più aspettare!!!
Alziamo lo sguardo verso colui che è Signore del tempo e della storia, che nei colori della natura ha scritto la bellezza della Vita: “Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto? Guardate come crescono i gigli: non faticano e non filano” (Lc 12, 25-27).
Non ci vuole tanto per comprendere Gesù:
è giunto il tempo di diventare Cristiani, perché forse non lo siamo più!!!
Abbiamo giocato con i santini, abbiamo pure usato i sacramenti per trovare la scusa di farci fare una festa, abbiamo profanato le processioni con le nostre ipocrisie, abbiamo costruito delle aziende commerciali chiamandole Chiese, abbiamo profumato di incenso le nostre falsità, abbiamo preferito non mangiare il suo corpo per guardarci bene da un virus, ma la cosa peggiore abbiamo taciuto come Chiesa dinanzi alle tante discriminazioni che sulle piazze delle nostre città si diffondono ogni giorno…
Sei Cristiano?????????? Sei Uomo??? Chi sei???
Un pizzico di lievito fermenta la pasta,
un piccolo seme può diventare un grande albero (Mt 13),
non nei sentieri dei numeri, non nella voce potente di un mainstream ormai corrotto, non nei canali di nuovi youtubers, anche di quelli complottisti, non nei cortei di voci che sfilano sul no green pass...
ma sulla resistenza siamo chiamati ora, con un urgenza, a vivere questo tempo di grazia e non di rovina, questo tempo di luce e non di tenebre: “Nel linguaggio biblico, la notte è anche il tempo dei grandi avvenimenti della salvezza. E allora il vostro compito è quello di scrutare l'aurora e al passante che chiede: Sentinella. quanto resta della notte? (Is 21,12) voi possiate rispondere: c'è una schiarita verso il mattino! (Don Tonino Bello)”
RESISTENZA!!! non preoccupiamoci….
custodiamo la serenità, quanti uccelli rapaci vogliono rubarcela, è su questa consapevolezza che dobbiamo investire tutti i nostri sforzi: custodirla in ogni istante così come si fa con un oggetto prezioso. Non la possiamo mettere al bando delle nostre compravendite, sulle falsità dei nostri egoismi, ma la dobbiamo porre dentro la cassaforte della nostra libertà, solo quando sei libero puoi custodire la serenità, “anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede” (Lc 12,15). Non sei libero perché fai ciò che vuoi, ma perché le tue scelte sono libere, le tue rinunce sono libere, il tuo no è libero, e nulla scalfisce di ciò che hai deciso tu di essere.
RESISTENZA!!! guardate….
solo ampi sguardi, guariti dalla miopia di chi vuole pilotarci, di chi ci ipnotizza con i colori della tecnologia, delle grandi firme, delle grandi mode, delle grandi voci: lo ha detto tizio, lo ha detto caio, lo ha detto il prete, lo ha detto… No non ci siamo!!! Finché la firma non sarà quella scalfita su una pupilla limpida non più offuscata, non più pilotata, allora si che gli orizzonti si ampliano, che riusciamo a leggere i retroscena della storia, che riconosciamo “i lupi rapaci che vengono a noi in veste di pecora” (Mt 7,15) … che non ci lasciamo ingannare dalle belle parole ma sappiamo riconoscere la qualità del loro inchiostro. Dobbiamo riappropriarci della limpidezza ormai fuori moda, senza più voce, ne premiata e ne considerata. Finché questa limpidezza non pervade le nostre scelte, non si espande nelle nostre relazioni, nel nostro lavoro, il relativismo ci porterà nel vortice delle sue sentenze: non ci stupiamo allora che il colore bianco può, per certi versi, essere considerato nero e che una donna è fuori genere.
RESISTENZA!!! se….
mai dare nulla per scontato, mai affidarsi ai ragionamenti contorti di chi detiene la scienza e l’intelligenza, mai affidarsi alle statistiche di numeri impazziti che salgono e scendono, scritti sul pentagramma del panico dei contagi che avanzano, sulla scia del terrore che anima le nostre televisioni: mai, si, mai dare voce a chi su rotocalchi di decreti emanati con successo non permette la capacità del dubbio e della domanda, mai consegnarsi ai dittatori di turno “che legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito” (Mt 23,4), mai offuscare la nostra capacità di ragionare, di saper discernere. Se Adamo si è lascato ingannare da Eva, alla base di questo incidente c’è solo la sua scelta, la sua decisione, il suo discernimento, le conseguenze non sono di chi ti inganna ma dei nostri ragionamenti bloccati, delle nostre scelte affrettate, dei nostri pensieri manipolati da chi abbiamo fatto sedere sulla cattedra della nostra intelligenza facendoci buttare fuori.
RESISTENZA!!! cercate….
guardiamoci dal pigro seduto su drammi dei suoi lamenti, non sintonizziamoci su chi ormai, quasi in cima, ha mollato tutto, da chi si sente arrivato ma non è mai partito, da chi sa tutto ma non ha capito di non sapere nulla, da chi sulle alture delle sue opere non sa che è in basso negli inferi delle sue insicurezze, di poca roba. Andare avanti, “Aschrè” ai cercatori che non si arrendono, a chi cammina con le scarpe bucate, a chi ogni giorno si alza felice di capire, di chiedersi, di scrutare i cieli e di scavare la terra, a chi non si arrende a chi sulla vetta non è mai sazio, a chi cerca il Regno di Dio, la nostra unica felicità, poiché solo Gesù la possiede, quell’acqua che non sgorga da cisterne screpolate da pozzi ormai aridi, quest’acqua che chi la berrà “diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna” (Gv 4).
RESISTENZA!!! non temere….
camminiamo nel buio e non cadiamo, attraversiamo il fuoco e non ci consumiamo, combattuti da ogni parte e non siamo vinti: e lo stupore che ci pervade e si dilaga per abbattere i muraglioni innalzati da chi sentenzia terrore, per distruggere il filo spinato e contorto di tanti calcoli impazziti, costruito da chi deve ammettere, con inconfutabile evidenza, l’unica cosa che si può contare è il loro solo continuo fallimento. “Noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi” (1Gv 4,16), in Lui siamo la Luce, il fuoco che brucia e divampa d’amore, il balsamo sulle ferite del mondo, la speranza che indica il mattino nuovo che è all’orizzonte li dove sorge il sole, li dove i Raggi del Risorto trapassano la storia per travolgerci nell’eternità.
RESISTENZA!!! Cristiano dai piccoli numeri e illusori, che non conti nulla, libero dai ragionamenti dei pagani, che nella limpidezza degli sguardi discerni i segni dei tempi e nelle fenditure delle rocce vai avanti senza fermarti nello stupore di quell’Acqua che rende sorgente la tua vita.
Auguri Buon Anno Liturgico per questo anno che innalza gli sguardi, che ci fa guardare:
-gli uccelli del cielo, i colori della natura; il fallimento di chi ha accumulato e perso tutto;
-la tristezza di chi ha pensato all’eredità e si è scoperto povero; la gioia di chi, con un pezzo di pane e di tanta provvidenza, vive libero;
-il coraggio di chi ha preferito investire sulla qualità e non sulla quantità; l’amaro in bocca di chi ha dato case e beni ai propri figli, e solo quello, e soffre terribilmente nel vederli morire sotto le macerie delle loro scelte sbagliate;
-le lacrime di chi si è scoperto solo, consumato dagli anni, di non servire più a nessuno.
Auguri a Te che nelle trincee della resistenza sei pronto “a vendere ciò che possiedi e darlo in elemosina; con borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.” (Lc 12, 33-34).
ALCUNI AVVISI IMPORTANTI:
La sera del 27 Novembre sabato a Badiavecchia inizieremo l’Anno Liturgico alle ore 19, segue un momento di Festa. I Programmi del Mese li trovate in fondo in Chiesa o nella bottega di Maria e Anna.
Accogliamo i nuovi Cooperatori delle nostre tre Comunità: Enza Buemi di Badiavecchia, Giuseppe Puglisi di San Marco, Caterina Capilli di San Basilio: insieme alzeremo lo sguardo avvolti dall’Amore di Dio che ci rende liberi e nei sentieri dei nostri giorni “ci manda agli angoli del mondo come figli suoi e della sua Parola, nell'ora del ritorno ci accoglierà e in cielo i nostri nomi scriverà” (Manda noi Shekinah).
Badiavecchia 19 Novembre 2021 P. Mario Salvatore Oliva
W SANT’UGO ABATE ...sulle onde dello Spirito
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. Sal 125
La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu (Gn 1, 1-3).
Sulle onde dello Spirito navighiamo questo mondo!!!
...è un messaggio inciso indelebile su questa nostra terra preziosa di Badiavecchia.
Il nostro Ugo ponendo l’Altare verso oriente dove sorge il sole, dal grembo di Maria dalla quale è sgorgata la “Parola”, ne ha scolpito i caratteri i cui raggi si sono irradiati sulla terra.
Quante volte ci capita di perderci nella voce infernale che agita le acque: “Non meravigliatevi della persecuzione che, come un incendio, è scoppiata in mezzo a voi per mettervi alla prova, come se vi accadesse qualcosa di strano” (1Pt 4,12).
Quante volte i corvi che si aggirano attorno ai nostri drammi ci travolgono per sbranare le briciole di speranze che ancora sopravvivono: “Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee, perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia” (Eb 13,9).
Quante volte veniamo risucchiati dai mulinelli di vento delle nostre perenni indecisioni, nel vortice di discernimenti senza via d’uscita, animati dal relativismo dei nostri giorni: “Guidami Signore sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità. Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso il guadagno” (Sal 119 35-36).
Guardiamo questa terra e il cuore trabocca di gioia!!!
Non ci rattristiamo come dice Pietro: “Siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po' di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell'oro - destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco - torni a vostra lode, gloria e onore” (1Pt 1,6-7).
Non diamo peso se il drago muove guerra contro la Donna e la sua discendenza: “Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita” (Ap 12 4-6).
Sulle onde tempestose di tante bufere che si abbattono su di noi viene Gesù ad afferrarci con la sua mano (Mt 14,31): Lui non dorme ma è li con la forza della sua Resurrezione dove trasfigura la morte in vita, e le tante vicende, che ci piombano addosso senza pietà, diventano con stupore, momenti di grazia e fiumi di Benedizione. “Quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono (1Cor 1,27,29).
Non lasciamoci convincere da questi tuoni pandemici del terrore e della paura; della minaccia e del ricatto; dei complotti e delle discriminazioni: il meteo di quanti ci governano può anche decretare i vari colori delle nostre zone ma non ha il potere “di rendere bianco o nero un solo capello” (Mt 5,36).
E’ Festa!!!
Sia in zona rossa che in zona bianca, tra i no vax e i pro vax, nell’impotenza di un tampone che per quanto può decretare la quarantena non riesce a metterci in standby.
E’ lo Spirito che cambia la rotta; è Lui che discende e riempie di Luce i grembi sterili della terra;
è Lui che in questi due anni ha custodito i nostri sguardi; è Lui che placa le onde;
è Lui che sulle crepe di questa terra ha tracciato una storia preziosa;
è Lui che nel cantico dei monaci per secoli ed ora con quello dei Frati di S. Francesco,
Fra Domenico e Gabriele, distoglie le dissonanze di chi tenta invano di prendere il loro posto,
è Lui che prolunga nei secoli il cantico della Beata tra tutte le donne:
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili (Lc 1,52);
è Lui che risplende nella Santità di Sant’ Ugo
e ora nella venuta del nostro Arcivescovo Giovanni,
successore degli Apostoli, nell'inaugurare e riaprire
la nostra Chiesa di Badiavecchia, vivifica
la preziosa eredità che custodiamo gelosamente!!!
A Badiavecchia le tenebre si dissolvono, i dubbi perdono tono,
la gioia diventa traboccante e le ferite si risanano.
Misericordia e Paternità, nell'immenso cuore del nostro Arcivescovo
trovano ora eco nel messaggio indelebile inciso su queste pietre:
ora che ritorna per aprire le porte della nostra Chiesa
al soffio della vela passiamo più che vincitori all’altra riva.
Castanea 29 Settembre 2021 P. Mario Salvatore Oliva
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