Epistolario



PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 12 GIUGNO 2022

UN MONDO PIU’ UMANO E’ POSSIBILE!!!
    Dinanzi agli eventi che segnano il futuro della nostra Parrocchia e del nostro territorio Parrocchiale in occasione delle prossime votazioni della nuova Amministrazione Comunale, sento fortemente la responsabilità di far sentire i miei sentimenti Paterni verso ognuno di voi: l’omertà, l’ipocrisia, la paura che spesso ci sovrasta, ci rendono complici del nostro futuro: non possiamo delegare ad altri le nostre responsabilità e né poi cercare scampo nella giustificazione ipocrita di non essere stati a conoscenza di certe realtà. Proprio questo mi spinge a scrivervi, con il cuore in mano prendendo coscienza della realtà precaria e di sopravvivenza delle nostre frazioni: a pagare il prezzo più alto, di tanta vendetta, non sono proprio io (per quanto mi aspetto di tutto sul mio conto). Se non ci sarà cambiamento su questa traiettoria, tracciata senza pietà, ci toccherà l’amarezza di vedere le mucche e i maiali, che per ora pascolano incustodite nelle nostre frazioni a farlo anche dentro le nostre Chiese, abbandonate e distrutte, nel pericolo evidente di trovarvi ridotti ai minini termini e estinguervi senza speranza, che S. Ugo che ama la sua terra, e l’ha benedetta con la sua santità, ci mostri ancora tutto il suo amore!!!.
Faccio miei i sentimenti dell’Apostolo Paolo: “soltanto poteste sopportare un po' di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta. Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza” 2Corinzi 11,1-3.
Certo qualcuno sorpreso possa giudicare inopportune le mie parole e fuori luogo, come è successo a Don Tonino Bello a “Samarcanda” di Michele Santoro, quando, attaccato dal giornalista Mario Cervi sulle questioni della guerra del Golfo e sull’obiezione di coscienza militare, chiedeva di cosa dovesse occuparsi un vescovo, se del numero di candele sull’altare o della dignità dell’uomo messa a repentaglio da politiche scellerate.
Non posso dunque tacere dinanzi a tanta “inumanità”: calpestati, denigrati da sistemi di potere che sopravvivono seminando paura, con il linguaggio del ricatto, di compromessi nascosti e favoritismi evidenti dove se ti sottometti puoi fare tutto, anche l’abusivismo più spietato, se osi opporti vieni messo sotto tortura finchè non sparisci.
Quante volte, molti di voi, e anche chi mi collabora, spinto dal desiderio buono di proteggermi, mi invita alla rassegnazione, evidenziando che la morale, e i discorsi di Gesù poco aiutano alla sopravvivenza anzi ti espongono al pericolo e ti gettano nei guai. Vi ho spronato dal primo giorno, e non mi stancherò di farlo, con numerose lettere e anche con la mia testimonianza, ad avere il coraggio di opporci a questa logica che uccide e calpesta: lo sappiamo bene che la nostra gente è dovuta emigrare non solo per un pezzo di pane ma anche per un forte desiderio di libertà e di dignità, lo sappiamo tutti, anche se ce lo diciamo dietro le quinte, che se non ti sottometti a certi sistemi, la vita dalla nostre parti diventa invivibile!!!
Quanto brucia e ferisce questa realtà, non solo perchè lo tiro fuori dalle vostre tante vicende, che mi confidate con le lacrime agli occhi e le cicatrici profonde delle vostre delusioni, in questo quinquennio, lo rivela la storia triste di una sete di vendetta inflitta alla nostra Parrocchia. Non dobbiamo più tacere! Dobbiamo avere il coraggio di elevare in questo momento, così colmo di tante incertezze sul nostro futuro, un parola colma di “UMANITA’”. “Privilegiate l’uomo più che la pietra”, più che le opere materiali. Ricostruire l’uomo vale infinitamente più che costruirgli la casa” (Don Tonino Bello).
E’ infatti la dignità umana che viene calpestata con orrore, con atteggiamenti vergognosi, vendicativi, senza rispetto della Fede, della Chiesa e dei suoi Ministri. In questo degrado di valori, mai avremmo pensato che si potesse arrivare fino a tanto e fino alla follia, pur di eliminare e distruggere una Parrocchia, per il solo fatto che non si è piegata alle minacce, ai ricatti, alle intimazioni, alle vendette, e infine, ad una denuncia terrificante verso una Parrocchia che si spende con amore e passione per queste frazioni, l’unica ad animare tanta vita sociale nel periodo estivo.
Non è stato nel nostro stile non riconoscere e non rispettare le Amministrazioni, rimanendo imparziali da ogni ideologia politica. Consideriamo lodevoli e benediciamo quanti hanno desideri di bene verso il senso civico, nella libertà delle proprie inclinazioni, qualunque esse siano, rimanendo liberi da ogni compromesso. Nell’estate del 2016,durante la Festa di S. Basilio, avevamo colto i sentori di un atteggiamento ostile verso le nostre manifestazioni. Sorpresi per la  presenza di un ristoratore che, metteva in difficoltà il sostentamento delle nostre attività, che si svolgono in piccoli territori precari, e poveri di risorse, siamo stati richiamati dall’Amministrazione, sul palco della piazza, al senso del rispetto della legge, giudicando illecita la richiesta di una sensibilità umana a sostegno del nostro faticoso impegno, (Palco che, senza il rispetto delle nostre manifestazioni, è stato usato per calpestare la dignità del paese intero, quando per la precarietà di acqua si rimproverava il paese, con parole volgari, di usarla per irrigare gli orti e non per lavarsi). Con umiltà e senza presunzione, anche per calmare gli animi, abbiamo seguito la prassi legislativa, avallando la richiesta dell’esclusiva, non abbiamo fino ad oggi ricevuto nessun riscontro, piuttosto quella di vedere, nell’ultima Festa della Nocciola, un ristoratore che veniva accompagnato dall’Amministrazione Comunale per riservargli l’uso del suolo pubblico.
L’ostilità si è fatta comunque chiara quando il Consiglio Pastorale della Comunità di S. Basilio, nel Marzo del 2019, ha scelto di installare un dissuasore all’ingresso della Piazzetta della Chiesa, per porre fine ad una situazione degenerata, di uso improprio e ineducato di alcune famiglie, a parcheggio privato. A suo tempo P. Paolo Impalà, anche Lui esasperato dalla situazione, negli anni 90 aveva installato un cancello, che ho rimosso, con grande errore, non condividendo il segnale di chiusura verso la nostra Chiesa. E’ evidente che, se si giunge ad una scelta così drastica, è perché ci siamo accorti, dinanzi ad atteggiamenti di particolare ineducazione e di arroganza, apparsi sui social, dove siamo stati diffamati di simonia, del pericolo di perdere un bene ecclesiale, che va invece, con mia responsabilità, tutelato senza permettere a nessuno di essere calpestato e usato come bene privato. Con l’installazione di un dissuasore il nostro intento non era quello di impedire l’ingresso ma di non permettere tale abuso e riconsegnare il sagrato alla Comunità tutta. La scelta è stata subito protocollata all’Amministrazione, anche se non ne avevamo nessun obbligo, solo per un gesto umano di collaborazione, esprimendo la totale disponibilità, consegnando a quanti addetti alla raccolta differenziata il telecomando per l’accesso, riconsegnatoci subito dopo dietro ordine imposto e ripreso in un secondo tempo  quando sono stati liberati da tali condizioni. Da questa vicenda, una collaboratrice della Parrocchia, ha ricevuto una telefonata intimidatoria da parte dell’Amministrazione Comunale. Nonostante siano stati invitati a contattarmi per un chiarimento insieme al Consiglio Pastorale, con atteggiamento arrogante e ineducato nei confronti delle nostre Comunità, siamo stati invitati a rimuoverlo, pena la rimozione forzata. In quei giorni ho subito un grave incidente, mentre lavoravo per le nostre Comunità, ricoverato a Palermo ho dovuto affrontare un delicato intervento per recuperare il dito della mano sinistra troncato dalla troncatrice. L’intimazione giunta sul letto dell’ospedale, firmata dall’Amministrazione Comunale, rivela la più grande disumanità, ferita profonda alla nostra Parrocchia. Quegli atteggiamenti sensibili e umani, che animano questi momenti, sono arrivati invece solo da Salvatore Bartolotta, oggi candidato nella 1 Lista che, nonostante stava subendo un intervento delicato al rene a Pisa, per una situazione molto più grave della mia, ha avuto la delicatezza di un gesto veramente umano, libero da ogni fine e interesse, che mai potrò dimenticare, verso i miei confronti e tutta la Parrocchia, riconoscendo il nostro impegno e il nostro lavoro.
A questa intimazione, ne è seguita un’altra, non considerando per nulla la risposta della Curia di Messina, che certamente non poteva non attendersi, dinanzi ad una rivendicazione di proprietà di territorio Parrocchiale, senza nessun fondamento giuridico, ma appellandosi alla realizzazione di una pavimentazione, fatta con fondi amministrativi, (Non riusciamo a trovare la normativa, che riconosce il passaggio di proprietà di un bene Ecclesiale all’Ente Amministrativo solo per il fatto di aver finanziato un intervento), al passaggio della rete fogniaria, e al servizio dell’illuminazione pubblica. (L’illuminazione successivamente è stata interrotta comunicandoci il pericolo dei rami che la ostruivano: l’intervento, effettuato tempestivamente e comunicato all’Amministrazione, fino ad oggi, non ha avuto nessun riscontro della ripresa del servizio donato alla Comunità, proprio comprendendo il gesto, il Consiglio Pastorale ha scelto di inaugurare, nella prossima Festa di S. Basilio, la nuova Illuminazione in ricordo di Francesco Calcagno deceduto così giovane nella nostra Comunità).
Dopo questa vicenda incresciosa sono seguite numerose persecuzioni, che miravano principalmente alla rimozione del mio incarico presso la nostra Parrocchia. E’ chiaro ed evidente che a pagare il prezzo alto è la Comunità Parrocchiale, poichè personalmente ed egoisticamente potrei trovare beneficio nell’avvicinarmi ai miei Genitori anziani.
Durante l’avviamento per l’inizio dei lavori sulla Chiesa di Badiavecchia, seguiti dall’Amministrazione Comunale si sono dimostrati totali e unici esecutori e responsabili, non tenendo conto della responsabilità del Legale rappresentante della Parrocchia a tal punto che il Giovedì Santo mattina avevano decretato, senza nessun riscontro, di fare un sopralluogo, inconsiderevoli della mia assenza giustificata, in quanto tutti i Sacerdoti siamo impegnati per la Celebrazione Crismale con il nostro Arcivescovo. (Ci è pervenuto, non a me ma ai miei collaboratori, l’ordine di aprire la Chiesa: con mia sorpresa, fino ad oggi non ho avuto mai nessun riscontro personale e diretto con l’Amministrazione). E’ terrificante quello che ho potuto trarre, dalle telecamere della video sorveglianza delle nostre Chiese, (Autorizzate dalla Curia Arcivescovile di Messina con documento accessibile nell’archivio parrocchiale), parole volgari, denigratorie sul mio conto. Sono stato dichiarato incapace di intendere e volere, nonostante qualcuno tra i presenti, con altrettanto volgarità, invitava a controllarsi per non mettere tutta l’Amministrazione in pericolo, soprattutto i responsabili dei lavori. Consegnata la Chiesa era evidente la grande sete di Vendetta, quando, i Responsabili della Soprintendenza delle belle Arti, venivano incitati a relazionare gli interventi fatti nella nostra Chiesa. In un altro sopralluogo da parte della Soprintendenza delle belle Arti, durante i lavori, dove non siamo stati nemmeno interpellati, ci siamo accorti dalla Telecamera, che venivano incitati a denunciarci; giustamente, i responsabili dell’Ente della Soprintendenza, facevano notare l’ampio spettro delle responsabilità Amministrative sul territorio.
Nel Luglio 2019, durante la Festa di S. Basilio, la presenza dell’Amministrazione ha cercato con ogni mezzo di provocare gli animi e creare la divisione a discapito della nostra Comunità, non contenti per non esserci riusciti per il loro diniego dello scambio di pace nella Celebrazione, hanno tentato durante tutta la Processione e non soddisfatti, nella piazza, dove la provocazione è degenerata, ci sono riusciti in parte con alcuni, ma l’intenzione era piuttosto quella di provocare la mia persona. Disgustati della mia resistenza, con vilipendio verso il mio Ministero e del luogo sacro della Chiesa, un rappresentante dell’Amministrazione si è precipitato in Chiesa interrompendo il mio discorso, e denigrando il mio ministero, mi ha invitato ad uscire fuori, cosa che non ho fatto, definendo la nostra Comunità un ambiente mafioso. Ho dovuto allontanarmi, quando invitato da alcuni  a  scusarsi, rientrando in Chiesa si è rivolto inveendo nei miei confronti, non lo più rivisto da allora.
Con enorme perplessità su come si stavano svolgendo gli interventi sulla Chiesa di Badiavecchia, e non ricevendo riscontro dai responsabili, abbiamo chiamato in causa l’Ufficio Tecnico della Curia.  Il mio Confratello e compagno di Seminario, P. Giovanni Scimone, si è precipitato per un sopralluogo. Con disgusto, per il gesto fatto e la cattiveria vendicativa sul nostro operato, è stato sviato dagli interventi della Chiesa e accompagnato, a mia insaputa, verso le nostre Comunità, diffamando i miei interventi fatti nelle Comunità e accusandomi di abusivismo (Chiedo a tutti voi una chiarificazione, poichè faccio fatica a trovare un nesso logico, quando,  camminando da S. Marco, passando da Badiavecchia per giungere a S. Basilio, mi sembra strano  che la Legge permette delle eccezioni, oppure piuttosto, c’è qualcosa che non torna a chi non si piega alle loro volontà). E’ rimasto perplesso P. Giovanni cogliendo subito la situazione, in quanto nell’Arcivescovado era già piombata l’Amministrazione per diffamarmi e chiedere pertanto la mia rimozione. A Gennaio, infatti, era venuto il Vescovo Mons Cesare Di Pietro, costatando la non veridicità, grave, di quanto era stato riferito sul nostro operato, cogliendo la straordinaria partecipazione, la testimonianza preziosa della fede di Orietta nel letto della sua malattia, della nostra accoglienza e lavoro svolto: quella sera una grande festa e una bella fraternità abbiamo vissuto nei locali di S. Basilio.
La loro sete di vendetta purtroppo li incitava ad ogni azione, in quanto non produceva il risultato desiderato, tanto che, senza dignità dei nostri fratelli defunti e rispetto della loro umanità, sono giunti a dissacrare le tristi vicende della vita, diffamandomi in un articolo della Gazzetta del Sud. Non contenti, durante la Pandemia, hanno cercato di tutto per cogliermi in fallo, inviando per ben due volte, i Carabinieri: la prima volta durante la Celebrazione della Domenica delle Palme per un sopralluogo, trovandoci in regola secondo le norme amministrative; la seconda, mentre Orietta spirava, in quanto in una diretta streaming Katia Giamboi non aveva messo la mascherina. Il Maresciallo mortificato, si scusava di tali gesti, ma vista la situazione di emergenza, non poteva respingere le segnalazioni che provenivano dall’Amministrazione. Noi disorientati più di Lui di una disumanità sconvolgente, sia per il momento tragico della perdita di Orietta e sia per la nostra Katia che veniva usata senza nessuna delicatezza verso la sua Malattia: si può arrivare fino a tanto? (Siamo riconoscenti della loro vicinanza e del loro sostegno in questi momenti di particolare sofferenza, siamo inoltre riconoscenti della loro presenza nell’accogliere il nostro Arcivescovo nei due grandi Eventi, di Orietta e dell’inaugurazione della Chiesa di Badiavecchia).
Da li a poco è seguito il sopralluogo da parte della Polizia Municipale, sul mio conto, in riferimento ai lavori di Badiavecchia, disgustato per il gesto di mancanza di totale rispetto, di delicatezza verso il mio Ministero, senza nessuna certificazione, venivo trattato come un delinquente. Ho dovuto far notare, ai responsabili dei Lavori, della drammaticità degli eventi, in quanto piuttosto di controllare i lavori, che evidenziavano molte perplessità, si sceglieva piuttosto di controllare un Parroco per intimarlo a tacere e per eliminarlo con il terrore: infondo il loro linguaggio funziona così con chi non si sottomette. La follia di una vendetta evidentemente gli fa sfuggire l’evidenza inconfutabile di dichiarare senza nessun rispetto che la legge non è più uguale per tutti e punisce severamente chi osa appellarsi a questa Amministrazione. All’inizio di questa Amministrazione pensavamo che erano sensibili verso il nostro impegno faticoso per il bene della Comunità, erano in sintonia con il nostro lavoro e non vedevano nulla di strano, ora ad un tratto vedono quello che prima non vedevano e ciò che dovrebbero vedere, con responsabilità, lo ignorano per i loro tornaconti: strano ma vero! Nonna Angela Buemi di S. Basilio, qualche giorno prima di morire, mi raccontava che tornando dalla Svizzera, per non diventare schiava di certi favoritismi, ha dovuto con fermezza liberarsi da questa logica che calpestava la sua libertà, non vendendosi e svendendosi a nessuno e solo confidando nei suoi sacrifici era felice di aver vissuto una vita piena di soddisfazioni ricca di vere amicizie che le sono state affianco fino alla fine.
L’ultimo gesto di una degenerazione totale è stata quella della Denuncia depositata alla Caserma dei Carabinieri a fine Maggio del 2020 comunicatami nel giorno della Messa Crismale, che quell’anno fu Celebrata nella settimana di Pentecoste, (saranno coincidenze, per me sono segni che scendono dal Cielo per indicarci la certezza della forza di chi crede nella Luce: “La luce è venuta nel mondo e le tenebre non l’hanno vinta” Giovanni 1). I reati su cui sono stato denunciato sono: “violazioni di domicilio, invasioni di terreni o edificio, turbativa violenta del possesso di cose immobili, danneggiamento”. Dinanzi a questo gesto così assurdo non è tardata la Paternità del nostro Arcivescovo Mons Giovanni Accolla che da mesi cercava di sostenerci in tutti i modi, e venendoci a trovare agli inizi di Giugno a S. Basilio, con ammirazione ha colto il sostegno numeroso delle tre Comunità al proprio Parroco e all’intera Comunità. Numerosi rappresentanti delle nostre tre Comunità sono rimasti in Chiesa per più di tre ore a testimonianza di quel bene che in questi anni è stato svolto nella nostra Parrocchia, consegnando all’Arcivescovo una ricca e intensa lettera di quanto abbiamo realizzato in tutti questi anni. Il nostro Arcivescovo, dandoci coraggio, ha subito colto la gravità di così tanta persecuzione. Gli siamo grati per il sostegno, per la vicinanza, per l’amore dimostratoci, avendo colto la preziosa Testimonianza di Orietta nel Celebrare i suo Funerali, tornando a Settembre, e poi ad Ottobre dello scorso anno per inaugurare la Chiesa di Badiavecchia, dopo i terrificanti eventi che hanno accompagnato il restauro.
Ci teniamo infine mettere in evidenza che alla riconsegna della Chiesa, avvenuta alla fine del 2020, come avevamo percepito bene in precedenza, (Perplessità evidenziate nella dichiarazione di consegna della Chiesa a conclusione dei lavori che si sono rifiutati di firmare) si sono verificate delle infiltrazioni di acqua dal tetto nuovo, in quanto tra le due campate non è stata posta nessuna guaina di protezione, (Nessuno controllava, ad essere controllati eravamo solo noi).
Durante l’Estate del 2020 inoltre siamo stati invitati a liberare le aule delle Scuole dove tenevamo alcuni beni delle nostre Comunità, l’intento però finale era buttarci fuori dall’Oasi Perfetta Letizia di Badiavecchia, lì hanno trovato non poche difficoltà, grazie al nostro Arcivescovo che ha messo in evidenza il loro abuso, essendo una costruzione dove non possono vantare nessuna proprietà, realizzata sul territorio di proprietà della Chiesa come evidenzia un documento storico conservato in archivio.
Comprendete il motivo delle mie parole, non possiamo e ne dobbiamo dare voce ai sentimenti umani della paura, né a quella delle conseguenze che potremmo subire a causa di Cristo e della nostra Fede, è in gioco la nostra coerenza, la mia credibilità nell’annunciare il mistero di Dio che si è fatto uomo e che ha ricolmato la nostra umanità della sua presenza: chi calpesta l’uomo calpesta Dio stesso.
Non possiamo stare in silenzio dinanzi alla paura che circonda i nostri territori, alla libertà calpestata, ai favoritismi che opprimono e rendono schiavi: quando riusciremo a liberarci da questo vortice di morte che ci sta annientando e che ci ha fatto fuggire dalle nostre terre? Quando avremo il coraggio di scegliere liberamente, dinanzi ai valori della dignità dell’uomo, del rispetto, del bene comune e non con la paura di subire cosi tanto male? Noi tutti siamo responsabili!!!
E’ questo senso umano, che non deve sfuggirci, la dignità dell’uomo non deve essere calpestata, ed è questo messaggio che desidero che tocchi il cuore di quanti si sono candidati, c’è sempre tempo per accogliere la conversione, ci si può ravvedere prendendo coscienza della gravità dei gesti, non possiamo però vivere nell’utopia, la realtà di quanto noi speriamo vive solo nell’attesa di quanto ancora non percepiamo. La nostra Parrocchia è aperta alla Riconciliazione, ma solo quando questa si realizza nella verità e nel desiderio di un autentico cambiamento, senza queste fondamenta nessuna riconciliazione può chiamarsi tale, forse piuttosto una atteggiamento buonista, dove il placarsi di un fuoco che arde lascia sotto la cenere i carboni ardenti di una sofferenza e di lacerazioni non risanate: non si getta il pane per strada; non si può cercare ciò che non risulta esistere!!! Non si chiude il cuore a quanti, con umiltà e riconoscenza del male che hanno generato verso tutto il nostro territorio, sanno chiedere perdono, non perché noi lo chiediamo o lo pretendiamo, ma perchè nasce spontaneo in chi sa scorgere la luce, e sa comprendere il valore alto del bene che eleva e non annienta.
A tutti pertanto la responsabilità di questi preziosi eventi. A quanti si sono candidati manifestiamo gli Auguri di un quinquennio di UMANITA’ VERA, Gesù ci liberi dalle frecce infuocate del maligno, dissolva quanti non si danno pace finché non abbiamo pagato il prezzo dei loro misfatti e tracci un futuro gravido di bene di unità, così lacerata da tanto odio seminato, da tanta umanità calpestata: non abbiamo solo bisogno di opere ma di vera umanità che in questi tempi è stata molto denigrata a causa di una dittatura sanitaria imposta attraverso un ricatto, lacerando la nostra libertà di scelta.
 
           Comunità dei Santi Ugo Basilio Marco 25 Maggio 2022                     P. Mario Salvatore Oliva

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PERCHE’ CERCATE TRA I MORTI COLUI CHE E’ VIVO? NON E’ QUI E’ RISORTO!!!

... IN LUI SIAMO PIU’ CHE VINCITORI, ALLELUIA

Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano;
ma io ho pregato per te, perché la tua fede             
non venga meno. Lc 22, 31-32    
         

 Corre senza sosta questo treno impazzito, ormai sotto gli occhi di tutti, “ingegnato ad ok”
con i grandi sistemi tecnologici con “nanoparticelle” da inoculare e “chip sottocutanei” da impiantare.
Il “disumanesimo” è nel pieno della sua realizzazione, con i colori dell’arcobaleno, e quello tra poco, dei condizionatori spenti; con il terrorismo della paura e con i mezzi di una disinformazione che ha solo l’intento di ipnotizzare e anestetizzare:
basta che si affermi che Putin è il cattivo e tutto è risolto.
Corre questo treno i binari corrotti di chi, sbavato di denaro, ha venduto tutta la sua dignità:

tutti obbligati a salire e per chi osa opporsi, semaforo rosso: da eliminare, da bullizzare, traditori del senso civico, impostori e malfattori, marchiati “no vax”, “pro putin”, per poterli riconoscere senza nessun dubbio.
Per loro è stata firmata la sentenza: “Gli renderemo la vita impossibile!!!”

“Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano!!!”
    "Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte"!!!  (Lc 22,31-33).

...palcoscenico religioso dove il coro di galli lirici ha perso il conto dei suoi concerti!!!
...versi poetici di giaculatorie e preghierine da strappalacrime:
        Mi pento e mi dolgo dei miei peccati, prometto di non offenderti ma più…!!!
...silenzio omertoso dinanzi ai decreti disumani di questi due anni!!!  
Il Risorto però è rimasto lì sulle rive del lago di Galilea ad aspettarci nelle nostre notti in bianco, con le reti vuote in mano e con l’eco del canto del gallo che ci rimbomba nel cuore, per dirci ancora:
"Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete" (Gv 21,6)
...solo allora non appenderemo più al balcone le nostre ipocrisie; solo allora percepiremo il tanfo insopportabile dei nostri soldi accumulati, che portano l’anamnesi dei nostri tornaconti e ci vergogneremo dei bei discorsi dove, dalla vetta dei nostri orgogli, abbiamo calpestato sotto i nostri piedi chi non ha osato allinearsi con noi.

E’ Pasqua!!! ...ti sembra strano? Molti si sono dileguati e i suoi sono al sicuro, chiusi nelle loro fortezze per non fare la stessa fine, infondo chi glielo fa fare ad uscire? Soldi a bizzeffe, serviti e riveriti da buoni trattati come facchini. Ogni tanto una bella predica, che poi non costa così grande fatica, una messa veloce, una sigaretta in sacrestia accompagnata dalla sartoria di bravi informatori, e per non cadere nella monotonia, un bel viaggetto pagato e strapagato con il generoso e imposto contributo di bravi fedeli, che  pregano buoni, zitti e da bravi pagatori, dove nel libro delle loro preghiere hanno ben custodito il tariffario, importante vademecum per far funzionare i miracoli;                                                  … c’è speranza per Pentecoste che finalmente vengano fuori da questi sepolcri!!!

E’ Pasqua!!! ...i conti non tornano vero? Qualcuno vuole convincerci che solo spegnendo i nostri riscaldamenti ci sarà la pace, o meglio siccome ce li abbiamo accesi, la colpa della guerra è nostra: non l’avevamo capito!!!
E’ Pasqua!!! ...ma quale Pasqua? il terrore della bomba atomica e la logica dell’imposizione, del ricatto, della multa da 100€: pensiero unico senza più libertà per chi osa dire diversamente.
E’ Pasqua!!! ...nessuno può convincerti, di fatto non c’è nessuna prova di quel mattino:
 nessuno ha visto nulla, per fortuna, perché nessuno ne facesse un evento di cronaca, nè un libro da vendere,
ad annunciarlo è solo la Luce che si espande, si eleva, contagia e crea!!!
...era lì che aleggiava sulle acque quando emergeva la terra; (Gn 1,2)
...era lì nelle narici di Adamo quando fango, come un prodigio, divenne vivente; (Gn 2,7)
...era li in quella storia contorta di un popolo di dura cervice; (Es 32,9).

...ora è qui!!! Grazie Don Emanuele per il tuo coraggio, per il tuo cammino, non da pochi km, cosi intensi da raggiungere gli scartati della nostra Italia tra l’indifferenza, la discriminazione e il silenzio inerme di tante parrocchie, ma in mezzo ad una folla immensa Luce!!!
...è qui!!! Grazie a te Francesco che non hai ceduto ad un ricatto e hai preferito non lavorare piuttosto che vendere la tua dignità!!!
...è qui!!! Grazie Luisa che ogni mese prendevi qualcosa dei tuoi risparmi per aiutare chi, messo da parte da questo sistema, si è ritrovato fuori da tutto e da tutti!!!
...è qui!!! Grazie Riccardo, Paolo, Giorgio, Matteo, Pedro... e tanti come voi, youtuber geniali che, anche con i vostri limiti, sprizzate una grande energia, una gran voglia di aiutare chi non vede più un raggio di luce!!!
...è qui!!!  Grazie Don Pietro, Don Ercole Vescovo, per la vostra passione per l’Uomo per la vostra coraggiosa libertà di svelare il grande reset di un meccanismo globalista che uccide e annienta, mettendoci in guardia dal prostituire la nostra fede con una disumanità che ci annienta, ci divide, traccia le misure di distanza, e con il bavaglio, ci toglie il nostro vero volto.
...è qui!!!  Grazie Maria Chiara di Parma, Maria di Pavia, e tanti di voi, che siete stati la Benedizione di Luce, delle ore 21, più straordinaria in questa Pasqua. Devo ammettere che io ho fatto il segno ma voi siete stati la sorgente di questa benedizione: la vostra resistenza nel non piegarvi ai ricatti di questa ideologia discriminatoria e la vostra gioia di non farvi rubare la serenità.
Grazie ai tanti guerrieri della Luce, si tanti e non pochi, i vostri sono i veri e unici Auguri
di questa straordinaria Pasqua, che vibrano di Vita risorta e che dilagano la speranza!!!
E’ in voi, e in tutti quelli come voi, che oggi corre su questo mattino nuovo che avanza:
                                “Cristo è Risorto, Alleluia!!!



                Badiavecchia 10 Aprile 2022                             P. Mario Salvatore Oliva
 



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Quaresima!!! ...dentro un fuoco di luce

NEBBIA FITTA AVVOLGE I POPOLI; MA SU DI TE RISPLENDE IL SIGNORE

Signore marciava alla loro testa per guidarli  sulla via da percorrere,   
di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce. Es 13, 21

Quaresima!!!        ...non è il tempo di mortificazioni sterili dove dietro le maschere, di bravi devoti e pii, si nascondo i nostri terrori e le nostre paure;
Quaresima!!!        ...non è un numero di giorni scanditi da riti sontuosi, solenni, nel vortice di un tempo che rintocca sulle nostre posizioni inermi di scelte sterili;
Quaresima!!!        ...non è la memoria di un popolo che cerchiamo nel passato e che infondo ci serve solo per sfoggiare le nostre conoscenze e conferenze teologiche da alto livello emozionale, e nulla più, che sazia l’orgoglio e conta i follower;
Quaresima!!!        ...quella di un popolo che ci interpella piuttosto nel presente in cerca di quella terra promessa: quella dell’Ucraina soppressa, ma non solo, quella di tanti fratelli che dopo aver speso una fortuna si consegnano ad un organizzazione occidentale che si arricchisce e poi li sprofonda nel mare mediterraneo; quella della Siria, quella del muro che divide Betlemme da Gerusalemme, dove i missili d’Israele cadono sui quei confini così assurdi, sui Palestinesi confinati e rinchiusi sotto la complicità e il sostegno economico dell’occidente, che finanzia le armi, facendo passare sui mainstream di turno la memoria di una shoah a difesa dei popoli, una shoah che però si ripete sotto i nostri occhi distratti da un sentimentalismo dove, mentre ci avvolgono le immagine della storia, si nascondono quelle del presente.
Il nostro Dio è un fuoco divorante!!! (Eb 12,29)
...che attraversa i tempi, la storia, la profondità dell’animo e muove le mani, li converte e li converge, che muove gli sguardi che innalza e ricolma, che fa avanzare i nostri passi non sui binari della globalizzazione, no su quelli dettati dal potente di turno, ma sulla certezza che, quel mare e quelle onde tempestose, che si riversano oggi, sono quelle stesse acque che hanno travolto carri e faraoni: “Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno” (Es 14,28).
...che ci fa sollevare i nostri sguardi raddrizzandoli verso il cuore di quella promessa, verso quella terra di luce che ci abita, verso quella speranza che ci fa camminare e accedere senza “green pass”, senza la logica prepotente assurda di chi vuole bendarci e di chi non vuole farci vedere.
Ecco, la tenebra ricopre la terra… (Is 60, 2)

    ...ma su di te risplende, non l’angoscia di un delirio prepotente che vuole a tutti costi, con le loro nano particelle di una tecnologia ormai fuori controllo, tentare di modificare e innalzare i muraglioni per confinare gli spazi infiniti della nostra unicità:
    …ma su di te risplende, non l’impeto furioso di un ricatto che porta la firma inconfutabile ormai sotto gli occhi di luce “lo fai per il bene degli altri”, dove l’ingegno di catene nascoste si allungano sulle nostre scelte sbandierate di una libertà truccata, mia e degli altri.
Don Tonino diceva: “Vedrete come fra poco la fioritura della primavera spirituale inonderà il mondo, perché andiamo verso momenti splendidi della storia. Non andiamo verso la catastrofe, ricordatevelo. Quindi gioite!”
...e un giovedì santo parlando del lievito proclamava: “Cambiare è possibile. Per tutti. Non c’è tristezza antica che tenga. Non ci sono squame di vecchi fermenti che possano resistere all’urto della grazia. Pasqua, festa che ci riscatta dal nostro pesante passato. Non per nulla, noi la celebriamo spezzando quel pane azzimo che vuole essere per tutti simbolo e fermento di novità”.
Custodiamo allora la serenità!!! Combattiamo con quell’uomo vecchio, che dentro di noi vuole precipitarci negli inferi dell’angoscia e della paura, dell’ egoismo e del terrore, “Vi siete svestiti dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato” (Col 3,9-10).
Pasqua non è il racconto di un fatto accaduto in una domenica della storia: il motivo per cui non l’ha visto nessuno è proprio perché potesse correre nel tempo. Da quel giorno una sola domanda è stata scolpita su quella pietra rotolata perché tutti possano farla vibrare nel cuore:
“Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” (Lc 24,5)
...a te che nel linguaggio della resistenza non ti consegni alla logica di un reset che vuole modificare il tuo dna,
...a te che con il tuo green pass ti illudi di essere libero,
...a te che non ti lasci trascinare dalla corrente dell’odio e della discriminazione,
...a te che sei pieno di rabbia per chi non si è consegnato al nuovo ordine mondiale,
qualunque è la tua scelta o il tuo posto, c’è un fuoco che brucia che arde,
sappi che però l’unica cosa che conta non è da che parte stai
ma che quando brucerà dentro di te allora quella terra
non è più lontana e potrai cantare con grande e immensa gioia:

"Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo,
perché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte” (Ap 12,10).


                Alessano 27 Febbraio 2022                               P. Mario Salvatore Oliva



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Buon anniversario!!! ...oltre ogni limite

ANDATE E PORTATE FRUTTO

E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura,   
ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: "Abbà! Padre!". 

Calo delle nascite, deformazione di una cultura millenaria, distruzione di ogni etica e di ogni religione, nuovi vocaboli che disorientano e ci distraggono, divorzi che si firmano con leggerezza, figli sottoposti alle regole di un giudice che decide per loro e a posto loro:
dentro una disumanizzazione che avanza…
…ancora per poco, per chi ci crede ancora
è pronto il bavaglio per farlo tacere per sempre.
Questa Europa, ormai schiava e svenduta, svestita della sua veste è stata ridotta a uno straccio di macerie, dove i cocci di quello che rimane è sotto gli occhi di tutti, di chi ha scelto di stare in difesa, da chi crede di fare l’arbitro di questa partita e da chi all’attacco crede di avere vinto.

C’è anche chi fuori, lontano dai riflettori, vive la profondità della vita!!!
    ...come Rossella Accattoli sposata con Carlo Vescovi: “Non avevamo programmato nulla, abbiamo accolto i doni che ci sono arrivati” La storia tra la 44enne Rossella Accattoli di Montefano e il 47enne Carlo Vescovi di Castelfidardo inizia quando loro non sapevano nemmeno di essere innamorati e continua con dieci figli (e otto cesarei). Un percorso fatto di gioie e dolori (anche aborti spontanei), ma di sicuro pieno d’amore. Mamma Rossella non si sente una super mamma. “Anzi – precisa –, quando mi sono sposata non sapevo nemmeno cucinare, umanamente non ero pronta alle lavatrici e a gestire la casa. Semplicemente io e mio marito ci siamo fidati di Dio e abbiamo accolto tutto quello che Lui ci ha donato. Non abbiamo scelto di fare dieci figli a tavolino, sono arrivati come dono. D’altronde la cosa più bella è dedicare la propria vita a qualcuno». E così è stato. «Ho conosciuto Carlo quando frequentavamo le scuole superiori a Macerata, io ragioneria e lui l’agraria: non ci passava nemmeno per la testa che più tardi ci saremmo innamorati. Poi qualche tempo dopo l’ho rivisto in un locale sul lungomare di Marcelli e ho sentito le famose farfalle nello stomaco. Non me l’aspettavo nemmeno io di reagire così, e mi vergognavo un po’. Dopo tre anni di fidanzamento, nel 2000 ci siamo sposati. Dopo un primo aborto spontaneo, Anna è venuta alla luce nel novembre 2001, seguita da Rachele nel 2003, Maria nel 2005, Giuseppe nel 2006. Abbiamo affrontato altri due aborti spontanei nel 2007, poi nel 2008 è arrivato Michele e nel 2009, 10, 11 e 12 Pietro, Davide, Gioele e Giovanni. E nel 2015 Noemi”. In un’epoca in cui è già tanto fare il secondo figlio, Rossella racconta come è riuscita ad andare avanti. “Di sicuro non sulle mie forze. Dio, il motore di tutto, ci ha sempre mandato un aiuto quando c’era bisogno, concretamente. Mio marito lavora come impiegato nell’azienda metalmeccanica di mio padre. Io dopo il quarto figlio per una depressione post partum ero tornata a lavoro, sentivo il bisogno di cambiare aria. Poi quell’anno, durante la veglia di Pasqua, ho avuto la grazia di ritrovare la pace. Io non ho un’organizzazione giornaliera, davvero. All’inizio ero un disastro, ma siamo umani, si impara sbagliando, si impara a chiedere. I primi tre figli sono nati all’ospedale di Recanati quando c’era ancora il reparto. Poi uno a Bologna, per una cardiopatia congenita; al Salesi di Ancona con il primario Renzo Vincenzi, un altro angelo custode, e il nono figlio a Fermo (per seguire questo dottore). A volte ho avuto paura che mi chiedessero di chiudere le tube. Sono rimasta male quando una dottoressa mi ha proposto di andare ad abortire in Francia perché qui in Italia, superato il tempo limite, non sarebbe stato più legale. Io non le avevo chiesto nulla. Abbiamo due figli con una cardiopatia che sono pieni di vita. Sembra che nella società d’oggi la sofferenza sia bandita, e si debba nascere tutti uguali. Abbiamo semplicemente fatto la volontà di Dio. Non era un nostro progetto prestabilito, fatto a tavolino. Abbiamo accolto quello che il Padre ci ha mandato. Le frasi che sentiamo più speso : “Come fate con i soldi’’ e “Ma non avete la televisione in casa’’. Ma non abbiamo paura: dare la vita per qualcuno è la cosa più bella. E per chi non può avere figli o non ha trovato la persona giusta, ricordarsi che partorire non è l’unico modo per essere genitori. Si può amare e donare la vita in tanti modi”.

Auguri Buon Anniversario allora per questo anno che innalza gli sguardi, che ci fa guardare:
-gli uccelli del cielo, i colori della natura; il fallimento di chi ha accumulato e perso tutto;
-la tristezza di chi ha pensato all’eredità e si è scoperto povero;
-la gioia di chi, con un pezzo di pane e di tanta provvidenza, vive libero;
-il coraggio di chi ha preferito investire sulla qualità e non sulla quantità;
- l’amaro in bocca di chi ha dato case e beni ai propri figli, e solo quello,
    e soffre terribilmente nel vederli morire sotto le macerie delle loro scelte sbagliate;

-le lacrime di chi si è scoperto solo, consumato dagli anni,     di non servire più a nessuno.
Auguri a Voi che nelle trincee della resistenza custodite l’unica certezza:
“Se dunque Dio veste così bene l'erba nel campo, che oggi c'è e domani
si getta nel forno, quanto più farà per voi, gente di poca fede.
E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete,
e non state in ansia: di tutte queste cose vanno in cerca i pagani
di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno.
Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.”
(Lc 12, 28-31).


         Castanea 22 Dicembre 2021                     Vostro Papà
                                                                            P. Mario Salvatore Oliva



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BUON natale!!! ...accesso per tutti

PACE AGLI UOMINI CHE EGLI AMA

Abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù
via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo,
cioè la sua carne.  Eb 10,19-20  
    

Ci stravolge la storia, ci stravolgono i tempi… ...sui binari contorti di un meccanismo subdolo, ingegnato ad ok
- passano i mainstream dominando i fili sottili dei nostri schermi televisivi; i clittometri dei nostri smart nuovi padroni; i satelliti di una religione, che giocando in difesa, tentano di parare il colpo amaro di una partita dove ognuno tifa solo per la sua squadra, conservatori, progressisti, e chi ne ha più ne inventa...  
- passa un green pass  e senza il quale non sali, non entri non puoi, non ti é consentito, e se ci provi sei multato, se non t'inchini sei un ribelle e se osi chiedere, un sovversivo, un complottista: etichettato, rinchiuso, segnato da una società, che nell'era della comunicazione più alta, ha disincarnato la Parola...
In questo scenario, però passa quella notte, permanentemente fissa sulla storia (forse ci siamo distratti):

Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia".
E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama". (Lc 2,10-14)

Passa Matteo (che non si è proprio distratto) “Non sono un novax, Non sono un sivax
    Non sono neanche un bovax Semplicemente non sono un “sono”.

Meravigliosamente Io sono. E tu, splendidamente, sei. (Matteo Chiarullo Pellegrino della via Francigena)
    ...tutto ciò sfugge agli illusi padroni della storia, ad Erode che inizia ad avere paura facendo uccidere tutti i bambini (Mt 2,16); a Pilato che ancora dopo trent'anni si chiede cos’è la verità (Gv 18,38); sfugge a Caifa che  preoccupato profetizzerà: “Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!” (Gv 11,50), - non sbagliò proprio pur non sapendo quello che diceva;  sfugge a coloro che hanno architettato i binari di un Natale che si scrive sul dramma di un green, che, solo chi ha gli sguardi limpidi e conosce i colori straordinari della natura, sa che è stato truccato e che alla prima pioggia, lavato il trucco, si rivela il suo vero colore confuso e distolto.
“Si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d'acqua” (Is 35,4-7)

                Poiché “Amati” vedremo il “GREEN” e “DANSER ENCORE” (Kaddour Hadadi)
...dove i colori della storia non sono li a difendere i confini e a decretare le paure ma confluiscono in un arcobaleno di uomini che nella convivialità delle differenze (Don Tonino Bello), diventano presenza di quel Dio
fragile che con una scintilla meravigliosa tutto crea, tutto muove e tutto vince!!!
“Il Verbo si fece carne!!!” (Gv 1,14)  per questo non possiamo accogliere la disumanità di una globalizzazione di sentimenti artificiali e di robot ben ingegnati: per quanto possono sussurrare parole e asserviti ai nostri comandi ci obbediscono, non sono spirito che alita sulla linfa vitale della nostra esistenza unica capace di gioire, emozionarsi, piangere, commuoversi, soffrire...  “Le loro mani non palpano, i loro piedi non camminano; dalla loro gola non escono suoni!  Diventi come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida!” (Salmo 115, 7-8)
        Siamo “Ruah” soffio di Dio, miracolo della vita che oltrepassa la scienza ed ogni logica!!!
 A TUTTI NOI ALLORA I VERI AUGURI SUPER GREEN DI NATALE, DI QUESTO E DI TUTTI QUELLI CHE VERRANNO!!!
*"Se ne tornarono, glorificando e lodando Dio" (Lc 2,20)     - senza green i Pastori per accedere al tempio impuri e peccatori sono entrati nella Luce: auguri inusuali a noi dalle mani giunte e profumate d'incenso!!!;
*"Per un'altra strada fecero ritorno" (Mt 2,12)     - nonostante i Magi hanno in mano il green per andare da Erode cambiano rotta, e il motivo? Sta li negli scrigni aperti per tutti il mattino di Pasqua: auguri scomodi, “Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio!!!” (Don Tonino Bello);
*"Rachele piange i suoi figli" (Mt 2,18)  - Bambini vittime di un non pass fallito, manipolati, imbrattati da una tecnologia sterile che li ipnotizza e li demotiva: auguri unici, il grido di rama  crei un terremoto sulle nostre maschere e sui nostri fallimenti dove cementiamo il loro futuro;
*"Custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19)   - “per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7) e senza via di ritorno per Nazareth... (Lc 2,13), “preferiti di Dio?” Non è così per i preferiti dei potenti: auguri di Luce che ci guarisce da quella miopia che ci portiamo dentro dove siamo diventati incapaci di leggere i segni dei tempi.
Giuseppe e Maria, ripetetecelo ancora, sussurratecelo nel cuore:

“Quando  senza green pass ti ritroverai in Egitto, confinato alle periferie di un mondo
 che non ti vuole, custodisci e medita la Parola, e sussulterai di gioia:
Meravigliosamente Io sono. E tu, splendidamente, sei. “...amato da Dio”.
Buon Natale

          Badiavecchia 19 Novembre 2021                               P. Mario Salvatore Oliva



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