Epistolario



I SEGNI che accompagneranno quelli che CREDONO!!!

BUON ANNO LITURGICO!!! ...purché siamo trovati vestiti, non nudi!!! 2Cor 5,3
Come ci siamo ridotti!!!
    ...prima ancora della terra è l’uomo al centro dell’Universo: “ l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato” (Sal 8,6)
Cosa nascondono questi infami che parlano di mondo green, cosa possono mai raccontarci quando sono i primi fautori di tutta la devastazione in atto? Il transumanesimo che corre come un treno in corsa, offusca le menti, uccide lo spirito, colora di vernice il surreale e dentro treni verniciati di natura e città tinte di foreste ci muoviamo dentro un mondo artificiale finto che, allo squarcio di un incidente torna in superfice l’odore insopportabile di tutta una fermentazione che esplode sotto la coltre dei nostri sonni tranquilli.
Come ci siamo ridotti cristiani!!!
     ...risucchiati dalla spirale della confusione ci infanghiamo colpiti dal fascino di nuovi termini come quello dell’inclusione” che di fatto è l’azione in atto di un esclusione del vero, del chiaro e del limpido. “Il vostro parlare: "Sì, sì", "No, no"; il di più viene dal Maligno” (Mt 5,37).
Ci siamo messi addosso stoffe grezze su un vestito strappato da tanta prostituzione, a smascherarlo è proprio il Vangelo che svela la nostra ipocrisia, le nostre terrificanti contraddizioni, i nostri non più credibili discorsi che, rimangono sul surreale a soddisfare solo le nostre crisi esistenziali, ...e lo strappo diventa peggiore, anzi una grande tragedia che si sta consumando sotto gli occhi: un occidente devastato dall’odio, dalla divisione, da un attaccamento al potere, al successo, ad un denaro che serve solo per consumare i nostri desideri più spietati dentro un relativismo che ci divora per poi buttarci nell’inceneritore pronto.
Non c’è un mondo verde da costruire ma piuttosto il cuore nuovo dell’uomo!!! Non c’è una pastorale da reinventare!!!
Non ha senso battersi sulla smania di trovare soluzioni: è da anni che ci perdiamo dentro binari pastorali che non portano da nessuna parte, dentro inutili incontri dove il cancro della depressione è accompagnato dal sottofondo di lamento a tono retto di un disco la cui puntina incantata ripete sempre la stessa musica.
E’ da secoli che ci siamo persi dietro carrierismi che stiamo trasferendo su un laicato che ci sta imitando bene!!!
E’ da anni che celebriamo con gli orologi puntati, stanchi, annoiati, senza passione, senza entusiasmo!!!
E’ ormai normale che con una tassa complice permettiamo lo scandirsi di processioni  
mentre sotto questi  poveri santi si consuma la tragedia di questa inclusione: matrimoni non celebrati,
di adulteri senza vergogna, scelte che opprimono i deboli, rimpiazzamenti di buchi neri
dove l’interesse non è salvare le anime ma fare affari di colore per mantenere
una azienda che più che ricomporre perde pezzi e anche edificanti testimoni.


Il vino nuovo di Canan non si può mettere in questo caos di tradimenti, di nozze infrante,
di ipocrisie devastanti. Questo è “vino che allieta il cuore dell'uomo, olio che fa brillare il suo volto
e pane che sostiene il suo cuore” (Sal 114,15) ...fermenta spacca queste cose e le frantuma!!!


Siamo “DISPOSTI” a rivestirci dell’abito nuovo dello Spirito,
siamo “DISPOSTI” a lasciare questo vestito vecchio?

Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca. Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. (Col 3,7-10).
…non possiamo più prenderci in giro, non funziona più fare omelie che cercano solo il plauso della gente, la pornografia delle parole quotidianamente sui nostri social, dove tutti a copiare frasi, tutti a dire belle parole. A smascherare le nostre azioni è il lievito vecchio, lievito di malizia e di perversità” (1Cor 5,7) “Con azzimi di sincerità e di verità”, ci dice Paolo: “non mescolarvi con chi si dice fratello ed è immorale o avaro o idolatra o maldicente o ubriacone o ladro: con questi tali non dovete neanche mangiare insieme” (1Cor 5,11).

I segni autentici di quelli che credono non camuffati  hanno un marchio di garanzia!!!
Carta d’identità inconfutabile di ogni vero discepolo!!!
“Nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove,
prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà
loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno". (Mc 16,17-18).

In gioco non ci sono tradizionalisti e progressisti, non ci sono praticanti o non praticanti, non ci sono vescovi con i rocchetti ricamati e vescovi che camminano con le scarpe da tennis, ma i segni di quelli che credono!!!
Spesso caduti nelle trappole dell’immagine di questo mondo dove ci siamo incastrati senza più liberarci ci siamo ubriacati delle parole affascinanti di bravi oratori, drogati dai loro numerosi like, di preti che corrono sulle papere e come star ci inebriano di un momentaneo spiritualismo che sfuma appena passa l’effetto: alla prima prova, infatti, altro che volontà di Dio, al colpo del fucile cadono le papere e anche noi, allo sciogliersi della neve si svelano le nostre scelte i nostri facili abbandoni.
Scacceranno, parleranno, prenderanno, berranno, imporranno!!!

I cinque segni quelli delle cinque dita della nostra mano, quelli della Toràh, non più scritta sulle tavole di pietre ma, dallo Spirito, scritta sul cuore dell’uomo: ...i segni del Risorto, “il frutto dello Spirito” (Gal 5,22) che agiscono sui demoni devastanti di queste ideologie green, su questa civiltà dell’usa e getta che ci detta leggi, che ci impone, ci ricatta, ci dichiara illegali, ci censura, ci fa sentire in colpa nel vortice di una paura che giustifica ogni lockdown.
Scacciamo!!! quale misericordia, quali porte aperte a tutti, quale quieto vivere, quale pace??? Devono fuggire da noi tutti coloro che operano ogni immoralità, li dobbiamo cacciare senza pietà, li dobbiamo rimandare lì da dove sono venuti in quella mandria di porci (Mt8,32) quali sono, li dobbiamo tenere distanti, e a quanti portano i loro segni, dobbiamo, come ci ha insegnato Gesù, chiamarli razza di vipere, sepolcri imbiancati (Mt23,27), fossero anche i nostri preti e i nostri vescovi, fossero i nostri politici dai colletti bianchi che si vendicano senza pietà su quanti non si piegano alle loro volontà! “La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6,12).
Parliamo!!! La nostra parola non si iscrive con i vocaboli dal suono gradevole, nè con quelli di un latino arcaico, nè con quelli di una lingua internazionale che va di moda: c’è una sola “Parola” che non ha a che fare con le nostre lettere pastorali che non coincide con i nostri decaloghi: “Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita ...noi lo annunciamo anche a voi” (1Gv 1-3). Se i nostri occhi non sono rivolti a Lui ma altrove, se i nostri orecchi sono sintonizzati su questi sporchi e infami, cosa mai di vero dobbiamo annunciare? Chi volete più che ci ascolti se non c’è passione e umanità, se non vediamo più il cuore dell’uomo ma ci affidiamo all’intelligenza artificiale, se non sentiamo i battiti di chi soffre, il sussurro di grida di chi si è vaccinato e sta morendo, la vergogna sul volto per esserci lavati le mani come a Pilato dinanzi a chi discriminato lo abbiamo accusato, lasciato solo e coperto della nostra omertà? “La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto” (Eb 4,11-13).
 Prendiamo!!!  Quale silenzio, quali fatti miei per vivere sonni tranquilli!!! Non c’è più tempo, già abbastanza abbiamo fatto silenzio. Dobbiamo prendere in mano questi serpenti velenosi, prendere in mano questa menzogna mondiale passata per il bene della natura, per il bene dell’uomo: i grandi privati che detengono il 90% della ricchezza hanno compromesso, comprato i governi, hanno delle agende chiare, hanno dei programmi ben precisi. E’ chiaro a molti che dietro questa pandemenza, questa ecologia, e tutto quello che la narrazione globalista ci racconta ogni giorno, c’è un transumanesimo in atto, è una guerra contro lo spirito. Il loro piano è il controllo dell’umanità, tenerci nella paura per non sfuggire ai loro programmi, pronti attraverso gli algoritmi a censurarci appena osiamo dissentire. La digitalizzazione di tutto è la strada di questa agenda e noi non possiamo stare a guardare, non possiamo stare in silenzio, non dobbiamo farci travolgere dalla paura di una emergenza permanente, di una vaccinazione che tronca le nostre difese immunitarie, di una scienza dogmatica che ci viene imposta senza radici e senza fonti. O ci svegliamo oppure questi serpenti ci prendono loro in mano per distruggerci!!! "Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi (Lc 10, 18-19).
 Beviamo!!! Quale mascherina quali disinfettanti, quale vita da preservare, quale chiesa da chiudere???
Siamo stati i cristiani peggiori di tutti i tempi, ci ricorderanno come coloro che abbiamo creduto in una scienza folle e non in Gesù Cristo!!! Ce la siamo fatta addosso per un piccolissimo virus, abbiamo messo sotto la coltre della nostra povera fede l’amore folle di colui che ci ha detto che “anche i capelli del vostro capo sono tutti contati... valete più di molti passeri!” (Lc 12,7) , e “i nostri giorni sono tutti contati” (Sal 90). Che razza di cristiani, di ministri straordinari che per paura abbiamo negato Gesù a chi è ammalato, che abbiamo tenuto le distanze con il fratello bisognoso, che non abbiamo teso la mano a chi ci ha chiesto un po’ d’amore!!! Se non ci convertiremo e chiederemo perdono non c’è salvezza!!! Dio ci ha già rigettati e ci chiederà conto, non avrà pietà di noi, “se non vi convertiremo periremo tutti allo stesso modo” (Lc 13,3). Cristiani da quattro soli, venduti al vaccino e ai potenti di questo mondo, che per non perdere consenso e per paura abbiamo taciuto, abbiamo pensato solo alla nostra pelle. “Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura. Che cosa può farmi l'uomo? Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l'esito finale della loro vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine varie ed estranee, perché è bene che il cuore venga sostenuto dalla grazia e non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne fanno uso. (Eb 13,6-9).
Imponiamo!!!  Come figli dell’altissimo siamo chiamati ad “edificare il corpo di Cristo, a vivere finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo” (Ef 4,13). Per questa selva oscura entriamo per imporre le mani su questo mondo, non con la logica di quella candela che crede di ottenere il miracolo, non di quella novena che dopo che la fai pensi che funzioni, non abbiamo catene magiche, ne riti che prevedono futuri, noi combattiamo una battaglia persa che è già vinta, noi morti a questo mondo “cerchiamo le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio” (Col 3,1). Imponendo le mani nella potenza dello Spirito, che ci fa vivere nel già e non ancora, i paralitici di questo mondo ipnotizzati, addormentati, sedotti, si alzano e prendendo la loro barella, il letame di tante storie difficili per concimare il cuore dell’uomo (Tim Guenard la storia del concime). “In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall'altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all'anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni. (Ap 22,1-2).
Buon anno allora cari fratelli e figli amati!!! Gesù ha da fare una cosa nuova, non su questo mondo vecchio, no su otri ormai inaciditi da tanti tradimenti, ma sulla nostra vita: “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate". E Colui che sedeva sul trono disse: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose". E soggiunse: "Scrivi, perché queste parole sono certe e vere" (Ap 21,4-5). Ecco che saremo il segno della sua potenza...  “...purché siamo trovati vestiti, non nudi!!!” (2Cor 5,3)

 ALCUNI AVVISI IMPORTANTI: La sera del 2 Dicembre sabato a San Marco inizieremo l’Anno Liturgico alle ore 19, segue un momento di Festa. Accogliamo il nuovo Gruppo Interparrocchiale: Enza Buemi, Giuseppe Puglisi, Daniela Linguaglossa  e il Cooperatore della nostra Identità Parrocchiale Giuseppe.
“Disposti” a rimanere fedeli alla ParolaNon lasciatevi legare al giogo estraneo dei non credenti. Quale rapporto infatti può esservi fra giustizia e iniquità, o quale comunione fra luce e tenebre? Quale intesa fra Cristo e Bèliar, o quale collaborazione fra credente e non credente? Quale accordo fra tempio di Dio e idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente” (1Cor 6,14-16).

           Verdeto Piacenza 8 Novembre 2023         P. Mario Salvatore Oliva

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Con S. UGO vestiti di Bianco alla Festa di Nozze

Ugo un uomo vestito di Bianco!!!
… mentre l’Europa è ridotta ad mucchio di stracci
col marchio delle grandi firme di un mondo occidentale che si definisce internazionale, ormai dentro limitati confini, deriso da una grande fetta di mondo che non lo considera affatto. Con presunzione vorrebbe farci ingoiare un ideologia democratica mentre i vocaboli della pace vengono subito smascherati da una dittatura bellica assetata di guerre, che a forza di inoculare, calpestando ogni libertà e ogni dignità, come atto d’amore, non può più nascondere le sue menzogne, così evidenti nell’agenda 2030, agenda che prevede di ridurre la pensione a quanti si ostinano a non morire, tutto sempre per il nostro bene,
...e andrà tutto bene!!!

Gli eventi avversi del vaccino rimangono sul bugiardino, ma tu non lo devi sapere, la sterilità avanza, ma è una teoria dei negazionisti, una fetta di un umanità viene ridotta, siamo troppi e inquiniamo il pianeta.
In atto e sotto gli occhi di tutti c’è la devastazione dell’umano!!!
L’intelligenza artificiale avanza, i giovani anestetizzati, vengono cibati da una cultura insapore, e ipnotizzati dai banchieri sono li a vegliare tutta la notte pronti per l’ultimo iphone per ricevere le ultime pezze da cucire nel fondo schiena, quando, ormai persi negli escrementi di una vita vuota e senza senso, si prepareranno per l’ultimo viaggio verso l’inceneritore.
Tanto quale fine può fare una vita passata nella spazzatura?

Di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare, mentre tutte le cose
apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce.
Per questo è detto: "Svégliati, tu che dormi, risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà".
Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi,
facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi. (Ef 5, 12-16).

Non è possibile dire: “si salvi chi può”,
non è possibile tacere davanti a questo crimine contro l’umanità,
non è possibile non farci il segno di croce davanti a tanto orrore e tanta devastazione,
non è possibile stare inermi davanti a dei cadaveri complici di questo clima
che per delle percentuali da 8 e da 5 abbiamo venduto la nostra fede al diavolo...
no non è più possibile stare inermi e in silenzio!!!

“Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi.
Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato". (Atti 4, 19-20).

Come ci siamo ridotti cristiani!!! Siamo stati mandati a chiamare quelli che stavano ai crocicchi delle strade, (Mt 22,9), quelli che alle 5 del pomeriggio (Mt 20,9), scartati da questa umanità e devastati da un vaccino infame sono stati marchiati con gli algoritmi della bestia (Ap 13,17)…
Dove vogliamo più andare imbrattati di tre micci, la cui tinta rossa porta il sangue di quei poveri innocenti calpestati, e fatti trattare male per una manciata di potere, vendendo l’anima al diavolo? Dove vogliamo più nasconderci? Sono crollati i pannelli che ci facevano stare sicuri dietro le quinte, i nostri sipari pastorali che si aprono e si chiudono su un palcoscenico, dove tutto si recita ma nulla sa di vero, sono al declino, non li segue più nessuno, il “the end” di una pellicola ormai consumata, ha conservato solo il ruggito del leone che richiama la giungla di una chiesa devastata e pronta a diventare deserta!!!
Già Bernardo guardando Ugo negli occhi aveva visto questi nostri tempi:
“È cosa buona per me, o Signore, piuttosto stringermi a te nella tribolazione,
averti con me nella fornace, che essere senza di te fosse pure in cielo” (S. Bernardo di Chiaravalle).
Non c’è più tempo "La festa di nozze è pronta!!!” (Mt 22,8).

Restauriamo questa Abbazia, allontaniamoci presto da questo mondo infame e corrotto, Ugo ci aspetta in Cappella con il suo Saio Bianco, ce n’è uno anche per te: lì tutto si riveste di Luce, lì le cose che stanno accadendo ci rendono consapevoli di ciò che dobbiamo fare, lì lo Spirito Santo ci fa sentire la voce di Gabriele che ci dice ancora “Rallegrati lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra” (Lc 1,26), lì senza paura con Maria, rivestiti di cielo e ammantati di blu, diremo ancora “ecco - i servi del Signore - avvenga per me secondo la tua parola" (Lc 1, 38), lì danzeremo  all’arrivo dello Sposo, con le lampade e l’olio abbondante della fede che farà brillare di luce questa notte (Mt25,10).       

    Badiavecchia 2 Ottobre 2023         P. Mario Salvatore Oliva



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CON SAN MARCO PER DIRE AI PRIGIONIERI: "USCITE", E A QUELLI CHE SONO NELLE TENEBRE: "VENITE FUORI". Is 49,9

Nella sua Parola danziamo con gioia alle Nozze dell’Agnello
In principio è la Parola…!!!
...energia divina, “Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu” (Gen 1,2),
e tutto iniziò ad esistere.

Parola che si diffonde, che arde nel cuore di chi è deluso, di chi ai crocicchi delle strade, ha capito che proprio, nel vortice di parole vuote, che di divino non hanno nulla, ha smarrito la sua esistenza, la sua identità, la sua libertà:
una democrazia le cui lettere trovano la loro genesi nel vocabolario del ricatto; una misericordia dove il soggetto non ha nessuna connessione con il complemento oggetto, anzi,  solo l’oggetto subdolo della confusione, al punto di dire alla Murgia, spietata abortista, prega per noi.
Quale parola, che porta in sé un tornaconto, che sporca di compromessi non guarda in faccia a nessuno, può avere qualcosa in comune con quella vera che pone in esistenza tutte le cose?  
E’ sotto gli occhi di tutti la devastazione in azione, da un secolo e più, di un atlantismo, che ha forza di menzogne, e di guerre, domina, opprime, censura, ci rende schiavi, poveri, senza nessuna dignità, pronta ad avanzare nella sua agenda, pronta a innescare, dentro una normalità quotidiana, un’altra ingegnata menzogna, quella della morte assistita, dell’eutanasia, sempre per il nostro bene, per amore del pianeta e del clima. Non sarà una novità che la troveremo in classifica tra le più importanti virtù, né provocherà stupore, tra i mascherati credenti,  trovarla in mezzo alle  virtù teologali: chi genera figli è infatti un irresponsabile, chi porta avanti gravidanze, di essere umani fuori classifica, contribuisce allo spreco, e chi non si elimina quando è malato, è un criminale che devasta la sanità, la quale, definendo malati non chi ha un sintomo ma chi è positivo al test, può mettere a riparo i suo notevoli guadagni.
Devono essere eliminatati, fatti fuori il più presto possibile,
censurati, etichettati anti sistema, irresponsabili novax,
chi non si piega a questa pornografia di parole che devastano l’umano!!!  

Ma Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine” (Gen 1,26),
...un invito a nozze: “ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto” (Lc 24,46).
Vestiti dello Spirito che ci unisce a Lui si dissolve ogni paura, ogni terrore, ogni menzogna, partecipi di questa forza divina veniamo rivestiti dell’abito nuziale, come Marco  e di quanti sono “passati attraverso la grande tribolazione che hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello” (Ap 7,13-14). Indicatori di un mondo vero, non di un illusione green, per incidere con lo stesso Sangue,  la stessa Parola che Salva il mondo:
 “La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio;
essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito,
fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore” (Eb 4,12).

… è morendo che si rinasce, e donando che si riceve, è marcendo che si dona vita: non c'è nessun corpo da disinfettare, ma c'è un anima da liberare da questi infami che, col potere opprimono e sottomettono i poveri. Non c'è nessuna Greta che deve mascherare i veri fautori di ogni devastazione del pianeta, ma solo dei gretini, fieri del loro 110 e lode sulla tesi dell’agenda 2030, che devono svegliarsi da un ipnosi devastante.
“In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete
ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,”
(Ef 1, 13).
Torni Marco, in questa Festa a farvelo a renderci “consapevoli”: che non c'è un corpo da salvare, ne una pace da costruire diffondendo le armi, ne un clima da usare per sopprimere l’umanità!!!
Torni Orietta a ad inciderlo sulle nostre imperterrite religiosità vuote e senza vestito: “Solo questa Parola può liberarci dalla condanna di uomini peccatori” (Orietta).
“Ai prigionieri: «Uscite», e a quelli che sono nelle tenebre: «Venite fuori» (Is 49,9). Con San Marco a voi questo invito di Nozze!!!

      Lourdes  17 Agosto 2023             P. Mario Salvatore Oliva

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San Basilio RINNOVARVI NELLO SPIRITO DELLA VOSTRA MENTE E RIVESTIRE L’UOMO NUOVO Ef 4, 23-24

Vestiti dello Spirito andiamo alle nozze
Quando riceviamo un invito spesso non trova casa la gioia di essere stati scelti, amati, ma piuttosto l’angoscia del regalo, la disperazione del vestito dentro il vortice soffocante delle misure sociali che nel dettame delle tradizioni, impone e obbliga regole e costumi risucchiati da un materialismo che fa da animatore, mentre il nostro campo e i nostri affari (Mt 22,6), che ci portano lontani dal vero banchetto, ci vestino di ipocrisia per porci sui nuovi palcoscenici multimediali, tra le reels di tik tok, le diapositive di instagram, e il “cuttiglio” di facebook:
sotto questa coltre si nasconde un ammasso di macerie!!!
E’ ormai sotto gli occhi di tutti questo cristianesimo occidentale in frantumi che cerca di sopravvivere ai continui infarti, dentro continui fallimenti di una rianimazione che le ha tentate tutte: obblighi, imposizioni, ricatti. L’unico a vivere vivo e vegeto è il direttore d’orchestra del tornaconto!!!
La storia si ripete!!!
Luglio è arrivato, sono ormai agli sgoccioli le ultime parate del ristorante, della mostra dei regali, - ancora manchiamo noi - soddisfatti però sono gli incassi delle banche che con il torchio delle cambiali  ci tengono a bada attaccandoci agli antidepressivi per aiutare i loro fratelli delle case farmaceutiche. Anche noi preti, sempre stanchi, infondo non ci possiamo lamentare, se pur torna il deserto, è una buona opportunità per un meritato riposo, dopo averci guadagnato qualcosina possiamo godere di qualche celebrazione in meno, insieme alle felici vacanze, tanto c’è tempo per la fede, per amare, per un po’ di passione.
Cosa vogliamo infatti che cambi se i nostri cuori battono sui nostri campi, quelli del latino dove andiamo in estasi, o quelli della messa rock che ci fa diventare una star, o sui nostri affari quelli dove abbiamo investito costosi filatteri e preziose frange, (Mt 23,5), insieme a ricami lussuosi che fanno un baffo alle firme di valentino e di armani. Cosa vogliamo infatti che cambi se sui campi dell’arcobaleno contiamo i generi nuovi: infatti cari fratelli e sorelle ora che alla f si è aggiunta la s aspettiamoci altre lettere.
Dobbiamo essere sinceri  cambiando l'ordine degli addendi, la somma non cambia, né una croce di legno, né quella di oro, né andare sulla sedia gestatoria e né andare su una utilitaria.
Era così anche ai tempi di San Basilio, ariani, pseudo cristiani, concili dove tra interessi politici e scontri tra partiti si scagliavano anatemi e c’era però chi cercava rifugio, lontano da questo mondo, nei monasteri, per vivere lontani da ogni tradimento.
Dio ha dato all’uomo il dono dello Spirito: non c’è altro fuoco che può far divampare la fede, non c’è altro vento che può farci andare liberi, non c’è rugiada che può dare vita alla nostra aridità, non c’è altra colomba che può indicarci che il diluvio è cessato ed è tornata la pace, non c’è altro soffio che entrando nelle narici di questo ammasso di fango, che ci avvolge, ci fa diventare essere vivente!!!
Dai crocicchi delle strade, (Mt 22,9) svegli finalmente dal torpore e dal sonno di questa notte infame, dove ci hanno anestetizzato tutti, nell’ipnosi di una omologazione pronta per l’ultima follia quella di chippare i nostri neuroni, spuntano loro i disobbedienti civili, gli obiettori di coscienza, che liberi da ogni paura si muovono verso queste nozze per ricevere il regalo più bello: sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un'abitazione, una dimora non costruita da mani d'uomo, eterna, nei cieli. Perciò, in questa condizione, noi gemiamo e desideriamo rivestirci della nostra abitazione celeste purché siamo trovati vestiti, non nudi. In realtà quanti siamo in questa tenda sospiriamo come sotto un peso, perché non vogliamo essere spogliati ma rivestiti, affinché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. E chi ci ha fatti proprio per questo è Dio, che ci ha dato la caparra dello Spirito.  (2Cor 5,1-5).
Dai crocicchi delle strade ogni rito diventa simbolo di una liturgia vera, è da li che il dito piegato (affresco della cappella sistina) si distende verso quello dritto di Dio: più nessuno ci detterà regole, più nessuno ci presenterà campi ed affari sporchi, liberi abitiamo la basiliade dell’amore, ospedali nuovi per curare lo spirito e l’anima, generando vita, resurrezione, luce, strade nuove, smascherando per sempre questi operatori della menzogna e dell’iniquità che ormai hanno i giorni contati.
A Te allora “consapevole” di questo invito, ti aspettiamo in piazza, tra un panino e un arancino, chissà se avrai un pò di fame e sete di verità, chissà se proprio lì dove tutte le strade si incrociano ne prenderemo una, non per svoltare verso la Chiesa ma per dare una svolta alla nostra vita???
Ora che l’invito è giunto al destinatario, e il banchetto di festa è pronto: vestiti dello Spirito andiamo alle nozze:
lo Sposo è con noi per darci il dono di diventare Dio per grazia!!!

      Castanea  26 Giugno 2023             P. Mario Salvatore Oliva



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BUONA PENTECOSTE!!! ...CON L’ABITO NUZIALE ALLE NOZZE DELL’AGNELLO

Rivestiti di potenza dall’alto!!!
    Siamo dentro questo vortice di delirio che circonda il mondo contemporaneo, o almeno quel piccolo ed insignificante mondo occidentale che si definisce  internazionale, in cui non c’è nulla di vero se non l’intento di confonderci ed oscurare la sua ormai critica esistenza in declino abbandonato dall’intero mondo. E noi cristiani di questa fascia di terra di cui condividiamo la stessa sorte, risucchiati dentro questo buco nero dove non solo abbiamo rifiutato l’invito alle nozze (Mt 22), ma ci godiamo indifferenti lo spettacolo di Suor Rosalina attaccata dalla tv La7, definita un mostro di umanità e la comunità Shalom un orrore di violenza, poiché ha osato opporsi al sistema che ha imposto lockdown ed un vaccino disumano che sta seminando morte ovunque, non ultimo, fra' Daniele Reitano.
Il deserto nelle nostre Chiese è ormai evidente, diventate meta di turisti, che tra un biglietto di ingresso e una guida turistica distruggono per sempre quella linfa di soffio che dall’alto aveva creato tutto questo per elevare lo spirito, ora però in mano al principe di questo mondo fa girare un grande affare economico. Anche lo spettacolo, dei nostri scenari folcloristici e tradizionali, visto il giro di affari insostenibile, si sta riducendo, e nell’intento di salvare capre e cavoli, da una prima comunione si è passati direttamente alla cresima, con il beneplacito di quanti fanno fatica a fine mese: ma pur cambiando l'ordine degli addendi dell’addizione, la somma non cambia!!! Con questo vuoto esistenziale, ricamiamo così a dismisura, rocchetti pizzi e merletti, attorno a riti senz’anima pronti a consegnarsi all’intelligenza artificiale che li terrà in vita per emozionare i nostalgici, e tra nenie gregoriane e linguaggi incomprensibili, al grido la messa è finita, sfuma l’ebrezza di un istante e continua il dramma della nostra depressione cronica, nella consolante illusione che “allargando i filattèri e allungando le frange” (Mt 23,5)  cambi qualcosa mentre  incattiviti, in questa solitudine estrema, buttiamo veleno verso chi osa dissentirci.

Ai crocicchi delle strade però c’è Lui lo Spirito, che soffia,
vento gagliardo che apre le porte, rompe i sistemi multimediali della menzogna
e con la forza liberante suscita il coraggio di un esercito che non si allinea, che non si piega,
che libero non si lascia confondere, per quanto censurato avanza,
bombardato riprende sempre più vita!!!


Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto,
nell'amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa
nella fedeltà e tu conoscerai il Signore.
E avverrà, in quel giorno - oracolo del Signore -
io risponderò al cielo ed esso risponderà alla terra;
la terra risponderà al grano, al vino nuovo e all'olio
e questi risponderanno a Izreèl.
Io li seminerò di nuovo per me nel paese
e amerò Non-amata,
e a Non-popolo-mio dirò: "Popolo mio". (Os 2, 22-25)


Rivestiti di potenza dall’alto (Lc 24,49), avanza la Chiesa, che grazie a tutto ciò si purifica e si rinnova per uscire da questi cenacoli colmi di paura dove credeva di rimanere al sicuro nelle braccia dei suoi amanti che l’hanno imbrattata di mascherine e di disinfettanti togliendole il vestito autentico della fede che non conosce scienza e che ne basta quanto un granello di senape per spostare le montagne (Mt 17,2).
Ed ecco che spinta dallo Spirito di fuoco che divampa, si fondono le trincee della difesa e vengono bruciati i vestiti lacerati dalla prostituzione decorati con il marchio della bestia, del green pass e dell’inoculazione forzata (Ap 13,16-18).

E’ lo Spirito che fa vibrare nel cuore di tanta miseria
l’intero capolavoro della salvezza:
“Di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote. (Lc 1,50-53)
Ora più che mai siamo testimoni della sua presenza,
ora più che mai siamo chiamati
a dare testimonianza della nostra Fede!!!


Non lasciamoci confondere (Papa Benedetto XVI), per non finire come quel tale senza l’abito nuziale gettato fuori: “Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista. (Ap 3-15-18) Scartati da questo mondo avanziamo senza paura, non per fare una chiesa diversa anche perchè “sarebbe la nostra e non quella di Cristo” (Carlo Carretto), ma dentro questa Chiesa, piena di debolezze e di contraddizioni che Cristo ha adornato di misericordia e di bellezza. Rivestiti dell’abito nuziale, reso candido nel sangue dell'Agnello, entriamo così alle nozze, purificati attraverso la tribolazione. (Ap 7, 13-15).
Rimaniamo saldi famiglie che con fatica non ci omologhiamo a questo mondo infame che afferma che la Legge 194 sull’aborto rappresenta un “pilastro della nostra vita sociale”, (Mons. Paglia), che “garantisce una traduzione laica importante” (Cardinale Zuppi), che chiama progresso l’eutanasia, intelligenza artificiale che distrugge l’umano e lo spirito, decretando generi, imponendo il pensiero unico mentre, sotto la coltre della democrazia e della misericordia si nasconde la più spietata dittatura ideologica mai esistita e il più feroce sistema che elimina quanti non si allineano.
Non abbiamo paura suoi ministri, non soffochiamo lo spirito che ci ha colmato dei suoi carismi, non soffochiamolo con la stanchezza spirituale, con l’apatia delle nostre liturgie tirate per forza e con l’orologio puntato, con la nostra mancanza di creatività. Prendiamo le armi indossiamo l'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. (Ef 6,11-12)
Buona Pentecoste!!! “Voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo” (Gal 3,26-27).

Dai crocicchi delle strade, con l’abito nuziale,
fuori da tutti i sistemi di questo mondo,
danziamo e cantiamo di gioia nello Spirito
che fa nuove tutte le cose (Ap 21,5) .


   Badiavecchia 23 Maggio 2023             P. Mario Salvatore Oliva



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