IL RISORTO RIMANE CON NOI AUGURI A QUANTI TUTTAVIA SI ALZANO
Anche se noi gli diciamo di rimanere, Lui già dentro di noi, nell’anima, che arde di desiderio, che divampa d’amore, che scioglie le paure, e frantuma le nostre delusioni!!!
Non vi nascondo che ogni volta che devo scrivere un messaggio per voi è sempre una grande fatica: è la Potenza dello Spirito Santo che mi da forza al quale mi consegno, lasciando che sia Lui a muovere le mie mani e a scorrere su queste righe, perché per primo mi infiammi della sua Parola e vi raggiunga per far bruciare il cuore della sua Presenza. Questa volta però Lui ha fatto tutto da solo o meglio sulle righe storte dei miei giorni non ha usato le mie mani ma i crocevia di un ospedale per illuminare quel buio irrompente che ci schiaccia, proprio in quell’ora ben limitata della nostra fragile esistenza: “Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato” (Lc 23,44-45): E’ Lui è lì!!!
Alito di Vita effuso dalla Croce per togliere di mezzo il “Velo del Tempio” (Lc 23,45)
che impedisce ai raggi, di un sole infinito, di illuminare la nostra esistenza eclissata.
Anche se noi gli diciamo di rimanere, Lui già dentro di noi, nell’anima, che arde di desiderio,
che divampa d’amore, che scioglie le paure, e frantuma le nostre delusioni!!!
Vi raggiunga allora questo messaggio che io ho scritto per quei viandanti di una strada,
che percorriamo insieme:
31 MARZO 2019 QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA DAL REPARTO DI CHIRURGIA PLASTICA
DELL’OSPEDALE GIACCONE DI PALERMO:
“Non pensavo che sarei mancato anche in questa Domenica ma in tutto questo c'è sempre l'Amore di Dio che ci conduce e ci fa vedere oltre. Ringrazio le mie tre Comunità dell'amore che avete verso Gesù e della vostra pazienza, io per questo sono tranquillo poichè in questi anni abbiamo compreso che la Chiesa è Corpo di Gesù e dunque siamo sue membra, non c'è un capo con i suoi sudditi ma c'è un corpo che vive e ognuno è parte integrante e attiva di questo Corpo (1Cor 12,27-28): ecco perchè la nostra Chiesa vive, poichè Cristo è Vivo ed è Risorto e ognuno di noi ne è simbolo vivente! Sono grato a Gesù per il dono dello Spirito Santo che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro (Tito 3,6), e grato a voi che donate la vostra vita, il vostro servizio, la vostra gratuità verso la nostra Chiesa bella, che ci appartiene, e che renderemo sempre più bella, - non vi nascondo che sono felice che le mie mani porteranno per sempre il segno di questo amore e di questo sacrificio, segno tangibile come la Croce, che dovrà ricordare, per primo a me stesso, la gioia di amare come Gesù ci ha amato - dove, l'immensa Misericordia del Padre, per mezzo di Cristo nello Spirito Santo, ci eleva e ci fa potenza della Resurrezione. Stiamo vivendo la Quaresima e ci prepariamo a vivere la quarta Domenica, la domenica del Padre Misericordioso (Lc 15-11-32) che esce incontro a noi: per tante vicissitudini, abbiamo compreso che solo a casa si sta bene, solo con Lui possiamo stare bene. Esce a pregarci di entrare - un Dio che ci prega... che meraviglia, che Misericordia, chi può dire di avere un Dio come il nostro Dio? (Dt 4,32-40). Molti cristiani hanno paura di Dio, e questo è figlio minore, altri sono arrabbiati con Dio, poichè possiede un metro strano, e questo è il figlio maggiore: non tutti si lasciano amare e amano con libertà poichè ciò che ci impedisce di entrare è la nostra superbia, le nostre idee, i nostri preconcetti, le nostre religioni innalzate in nome di Dio, tutte realtà che costruiscono in noi una corazza di pietra lavica per nascondere e mascherare le nostre crisi esistenziali, le nostre ferite. Per entrare l'unica via è svuotarci, rinnegare noi stessi, diventare bambini, abbandonarsi, che non significa annullarsi ma quello di osare per permettere all'amore di amarci: accogliere l'amore per poterlo amare! Solo se ci arrendiamo a questa linfa vitale e gli permettiamo di avvolgerci senza resistenze, sperimentiamo che siamo amati, e poichè amati diventiamo liberi e capaci di amare. Possiamo avere la salute eppure non essere felici, avere i soldi eppure non essere felici: non è l'avere che ci rende felici poichè neanche l'amore si può possedere, ma solo quando ci lasceremo amare ed entreremo in questa armonia di libertà, allora diventeremo amore e nulla potrà separarci dall'amore di Dio (Rm 8,37-39).
Questa è l'esperienza che ho fatto in questi giorni e desidero condividerla con voi. "Accanto a me c'è un nonnino simpatico di 88 anni, un tecnico super affermato, nella costruzione di depuratori fognari, uno specialista di far diventare ciò che è sporco in pulito... - non so se c’entra con la nostra avventura di fede, credo di si, - di una vita straordinariamente vissuta dentro gli affetti della famiglia tanto che è attorniato da tanto amore. Si chiama Gianni, dopo aver perso la moglie condivide questo tratto di vita con un'altra donna Anna Maria, otto anni più piccola di Lui, una donna vulcano, era Commissario della polizia, immaginate che tipo. Vedova da giovane e con un dolore immenso per un figlio che è volato in cielo. Con Gianni si amano e si bisticciano come due giovincelli innamorati, ma felici: solo l'amore ci fa vivere o meglio vincere. Tutto questo è solo la cornice del mio racconto. Gianni ha due figli, uno si chiama Luigi, il più piccolo, che è sposato con una donna di nome Maria, Luigi e Maria vivono un cammino di Fede intenso e colmo di attività pastorali, Maria è Ministro Straordinario, insegna Lingue, ed ora studia Teologia alla Cattolica a Roma, nel 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II, dopo alcuni aborti spontanei, nasce Giovanni Paolo, nasce al 5° mese di gravidanza, non compiuto ancora il 6° mese, - Maria mi ha fatto vedere il cappellino appena di 6cm di diametro circa. Dalla nascita di Giovanni Paolo tutto un susseguirsi di eventi straordinari animati da tanta preghiera e da tanta fede, tanto che, Giovanni Paolo, non ha avuto nessuna complicanza, ne agli occhi, ne in'altri organi, che secondo i medici dovevano essere compromessi. Con grande stupore di tutti, no di Maria e Luigi che hanno creduto fin dalla nascita allo straordinario prodigio. Oggi Giovanni Paolo ha 13 anni è anche alto e un super ragazzo: ma non è ancora tutto! Ieri mi visita il Dott. Matteo Rossi, che mi ha operato, un giovane dottore di 38 anni simpatico, alla mano, molto in gamba, ma soprattutto umano, mi parla della sua mamma, una catechista super affermata, e mi racconta di un episodio straordinario che gli era capitato durante il periodo degli studi, per un periodo si svegliava puntualmente alle 17.17, stessa ora, stesso minuto, e chiedendo alla mamma della stranezza della cosa, la risposta ferma e senza alcun dubbio ha messo in evidenza che si trattava dell’ora in cui venne fucilato Giovanni Paolo II. Rimango perplesso per quel legame particolare che ho sempre avuto, mi torna in mente che Giovanni Paolo II era stato colpito al dito indice della mano sinistra. Continuo a dire al Dott. Matteo che forse a Messina mi avrebbero amputato il dito, senza esitare, mi ha affermato che non sarebbe stato diversamente poichè questi tipi d'interventi sono così delicati che è più semplice amputare, considerando inoltre che si tratta di un dito mignolo della mano sinistra. Ora ho capito tutto!!! Quando non sei a casa, quel figlio minore che c'è in noi, vede solo un Padre severo, che punisce, e tutto si legge come castigo. Quando ti rifiuti di entrare, quel figlio maggiore, sapientone, invidioso, superbo, arrabbiato, perfettino, sempre a mostrare le proprie capacità con l'anamnesi delle cose realizzate e con l'accento del dovere e del sacrificio, vede un Padre ingiusto che non fa le cose bene, che tratta i peggiori sempre meglio. Ma se sei a casa le cose cambiano, ci vedi chiaro e bene, infatti mi vedo Amato, e Giovanni Paolo II è il segno tangibile di questo amore. E' solo allora che percepisci una gioia infinita e sei felice, sei spinto solo ad amare, e inizia la musica, iniziano le danze di note che si scrivono con la vita di movimenti che tracciano una strada armoniosa, quella di Maria e Luigi che corrono per dare l'Annuncio che Cristo è Risorto: l'Agnello è sulla mensa è ritto in Piedi!!! (Ap 5,6). Maria è dispiaciuta poichè per andare a trovare il papà di Luigi non può andare a Messa ma, con stupore, trova tutto pronto nella stanzetta dell'ospedale che l'aspetta!!! Ce lo mangiamo, mentre tutto diventa Lui: non siamo più noi che viviamo ma Lui che vive dentro di noi!!!" (Gl 2,20). Buona Domenica a tutti, andiamo alla festa che il nostro Papà buono, anzi troppo buono, ma che dico, infinitamente buono ci prega di entrare!!!
“Sono stato dimesso dall’Ospedale il 2 Aprile Anniversario della morte di Giovanni Paolo II!!!”
L’Augurio più bello è che dopo aver OSATO, TUTTAVIA...
’Augurio più bello è che dopo aver OSATO, TUTTAVIA...
CORRIAMO ANCHE NOI AL SEPOLCRO LI DOVE I RANTOLI DEI NOSTRI SOGNI INFRANTI,
DOVE LE SPERANZE SPENTE DELLE NOSTRE INUTILI FATICHE,
DOVE TUTTA LA NOSTRA ARRESA NEL NON VOLER
PIU’ ANDARE AVANTI…
HANNO LASCIATO SOLO PER TERRA LE BENDE
CHE LI TENEVANO RINCHIUSE
E VOLANO LIBERE SLANCIANDOCI
IN UN CIELO INFINITO D’AMORE!!!
San Basilio 15 Aprile 2019
P. Mario Salvatore Oliva