Epistolario

Mar 2024


BUONA PASQUA!!! Ecco IO faccio nuove tutte le cose!!!

...videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca!!! Mt 16, 5
    In un mondo sempre più artificiale il sottile limite della realtà ci sfugge giorno dopo giorno nel dramma di un terrorismo, in mano ai banchieri, illusi di aver eliminato Dio dalla terra che, con le mitragliatrici puntate, attraverso una comunicazione prepotente, manipolano le coscienze, impongono stili di vita, di pensiero: corrompendo tutto e tutti  colpiscono senza pietà chi osa dire il contrario.
Anche se con sistemi obsoleti, a Gerusalemme, quel mattino di 2024 anni fa - con qualche errore di calcolo - le cose non è che funzionavano diversamente e sulla cronaca di Gerusalemme difatti le stesse conclusioni: il giusto è stato eliminato, il novax è stato azzittito, chi ha osato mettere mano sulla narrativa comune è stato ricattato e qualcuno anche sospeso a divinis. Il fuggi fuggi per i sopravvissuti, come Pietro, ha garantito alla propria pelle la suola antigraffio, pazienza per Giuda che accortosi troppo tardi si è unito a tutte le vittime di questo sistema che dopo averli usati, mettendoli seduti tranquilli sul divano e con il ricatto infame di una vaccinazione, con un bel reddito di cittadinanza ed un boccale pieno di benessere e vita facile spensierati , possono togliersi di mezzo, tanto non servono più.
Lo scenario di questa notte non cambia anche quest’anno!!! Tutti devono sapere che Israele sta combattendo contro il terrorismo, l’Ucraina si sta battendo per la democrazia, e Assange che ha visto quello che non è permesso sapere, per il nostro bene, è giusto che se ne stia in una prigione disumana, malato e ridotto peggio di un cadavere - una bella lezione per chi ancora non ha capito, - e noi soddisfatti dei nostri like ci godiamo le scene della cattura di Messina Denaro, che nei film le scene sembrano più reali; le banali trasmissioni di gossip con la simpaticissima Caterina Balivo. Bevuto così il sonnifero somministrato, dormiamo sonni tranquilli mentre più nulla ci tocca, dondolati con la testa tra le nuvole, con un telefonino incollato in mano, passando dal gabinetto ad una cena tra amici; dalla penisola delle nostre cucine, in quanto il tavolo per sederci assieme non serve più, al banco di una chiesa; dalle posture perfette di una laurea a quelle smorfiose delle nostre storie… impassibili ed infelici assieme!!!

Alle 5 di questo mattino “Noi” però osiamo imperterriti cantare ancora, folli per un potere che ride di noi, alieni per una società ormai omologata, spiritati per un popolo che si illude credente perso nel teatro affascinante di scoppiettii di luce e pietre che si rotolano e riunendo il sinedrio, ci guarda scandalizzato con questi tre Ceri in mano, e quelli con i filatteri e le frange allungate si stanno da tempo stracciando le vesti.  
E Colui che sedeva sul trono disse: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose".
E soggiunse: "Scrivi, perché queste parole sono certe e vere" (Ap 21,5).

Corriamo come le donne, consapevoli di non essere creduti da nessuno e per molti ubriachi.
Disposti a tutto cantiamo, Lui “l'Alfa e l'Omèga, il Principio e la Fine”, per bere assetati gratuitamente “alla fonte dell'acqua della vita (Ap 21,6).”  Di questo vino nuovo che non versiamo in otri vecchi che si spaccano marciti da tanta prostituzione e vestiti di Lui non rattoppiamo più un rito che non ha più passione e fede (Mc2,21-22).
Riversati nella sua Vita risorta, con questi otri nuovi di un cuore che scoppia di fede ci ammantiamo della veste nuova che sul Tabor “divenne splendente, bianchissima: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche (Mc9,3), ricamata con i segni di quelli che credono Mc 16,15-20!!!
 “Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.
Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti
e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico:  nulla potrà danneggiarvi.
Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono
a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli" (Lc 10,18-20).


NEL MIO NOME SCACCERANNO DEMÒNI!!! (Mc 16,15-20).
A te  allora che non hai più nulla da cantare che porti le catene di tanti errori, di tanti fallimenti, per un matrimonio costruito sulla passione che ti ha accecato il cuore e con l’inganno di un cemento falso, senza forza e scaduto, hai costruito una convivenza credendo che dopo l’uso saresti potuto tornare indietro, non considerando che ti avresti portato anche i mille problemi e tanti debiti, vagando di cuore in cuore sempre insaziato e seminando figli colpiti da una lebbra che li marcisce già nel grembo di una generazione che non li vuole e li consuma:
"Perché cerchi tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto”. (Lc 24 ,5-6).

NEL MIO NOME PARLERANNO LINGUE NUOVE!!! (Mc 16,15-20).
A te che nelle righe storte della tua vita la narrazione si scrive con i vocaboli lamentosi dove l’ansia, la depressione, la cattiveria del cuore, la delusione degli amici, la ricchezza insaziabile, il potere folle di dominare e mettere tutti sotto i tuoi piedi, sono il linguaggio amaro e velenoso che si incide nei giorni che si consumano e ti consumano:
Perché non provi ad ascoltare la sua Parola perché possa ardere il tuo cuore? (Lc 24 ,32).

NEL MIO NOME PRENDERANNO IN MANO I SERPENTI!!! (Mc 16,15-20).
A te che nelle mani ti trovi solo un pugno di mosche illuso di arrivare in cima per un’ebrezza di corona di alloro intorno alla testa, per dei muscoli scolpiti ma con il cuore a pezzi, per l’ultimo iPhone e il vuoto immenso delle tue crisi esistenziali, in mano a politici che ti tengono incatenati ai loro piedi per una manciata di pane, e a degli amici per un ora di relax, ipnotizzato da scribi e farisei di turno che promettendoti il paradiso  ti hanno svuotato la borsa:
Perché non provi a mettere il tuo dito sulle sue piaghe
per non essere più incredulo ma credente? (Gv 20,27).


NEL MIO NOME SE BERRANNO QUALCHE VELENO, NON RECHERÀ LORO DANNO!!! (Mc 16,15-20).
A Te che avvelenato ti illudi che cambiando e manipolando il tuo corpo trovi la tua identità, profitto di un commercio che togliendo e mettendo ti svuota dentro per poi ridurti ad uno straccio in serie ripetuta, senza più nessun volto, senza più quella tua unicità che, nell’armonia di essere uomo e donna vive la meraviglia di una creazione che sperimenti non quando la consumi, la preservi o peggio la modifichi, ma quando diventi parte della sua forza vitale che è dono:
Perché sfuggi a quella domanda: “Mi ami tu? Pasci i miei agnelli!”? (Gv 21,15).

IMPORRANNO LE MANI AI MALATI E QUESTI GUARIRANNO!!! (Mc 16,15-20).
A Te infine, le cui ferite profonde portano il dramma di un cancro che oltre a logorarti il corpo logora il midollo della tua dignità, cavia di un mondo capitalista che ti vuole malato, che nella sua agenda ha decretato che siamo molti, che nelle nuove costituzioni ha scritto il diritto all’aborto, e il prossimo all’eutanasia. A te che ti ostini a non aprire gli occhi e liberarti da questi che ti fanno male, infatti non è difficile comprendere che quando non produci più per loro sei un costo e la tua ostinazione a vivere uno spreco:
Perché piangi? Chi cerchi? (Gv 20,15).

Auguri non per una Pasqua dove sono i raggi delle tenebre ad animare i vecchi riti di auguri senza note e di uova sterili, dove il gusto amaro di tante scelte sbagliate si nasconde oltre il sottile velo di confezioni artificiali dove, tolta la carta e spaccato l’uovo, la sorpresa amara del nulla…
Auguri per un’”AURORA DI LUCE” per correre veloce con Giovanni spinti dal vento gagliardo della Pentecoste dinanzi alla quale fare fuggire i demoni che si aggirano attorno al sepolcro vuoto, spietati e affamati di morte, e tra lingue di gioia, smascherare i loro sistemi messi in piedi come castelli di sabbia, e i loro veleni, sieri che ci vogliono inoculare per il nostro bene.
 “A quanti l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue,
né da volere di carne, né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati” (Gv 1,12-13).


       Castanea 20 Marzo 2024                       P Mario Salvatore Oliva

 scarica il documento